Spagna: l’Infanta Cristina nel mirino per corruzione

MADRID – Cresce in Spagna l’imbarazzo di casa reale davanti allo scandalo che coinvolge il marito dell’Infanta Cristina, l’ex-campione di pallamano Inaki Urdangarin, oggi Duca di Palma, accusato di presunta corruzione, e di avere stornato danaro pubblico attraverso una fondazione in teoria senza scopo di lucro, la Noos.

El Pais rivela che l’immobiliaria Aizon, la società di proprietà di Urdangarin e dell’Infanta, verso la quale si sospetta siano state stornate centinaia di migliaia di euro grazie a fatture “false” o “gonfiate”, è nel mirino del fisco spagnolo già da otto mesi per un prelievo “sospetto” di 147 mila euro in biglietti da 500 avvenuto il 20 giugno 2008.

La procura di Madrid ha incriminato per presunta corruzione Urdangarin ai primi di gennaio, lasciando per ora fuori dall’ inchiesta la figlia del re. L’Infanta Cristina era stata membro del consiglio di amministrazione di Noos quando il marito ne era il presidente, fra il 2004 e il 2006, ed è co-proprietaria al 50% di Aizon. ”Perchè – si è chiesto El Pais – il giudice non formula imputazioni per l’Infanta Cristina?”, che ”condivide con il marito la proprietà di una società principale beneficiaria degli affari illegali del genero del re”. Il magistrato istruttore Josè Castro ha finora praticamente depennato dall’inchiesta la figlia del re, ritenendo che non abbia svolto un ruolo esecutivo nella gestione di Noos e di Aizon, a differenza del marito.

Ma le rivelazioni ormai quasi quotidiane della stampa spagnola sollevano crescenti interrogativi sul ruolo anche della principessa. Grazie alle entrate da Noos, la società di Cristina di Borbone e del marito realizzò un beneficio di 264mila euro nel primo anno di attività e di 1,1 milioni in 4 anni, per un investimento iniziale di 3mila euro, rileva El Diario de Mallorca citando un rapporto del Gruppo sulla Delinquenza Economica della Polizia Nazionale. ”Poche volte si è visto un inizio di attività tanto sorprendente e lucrativo come quello dell’azienda di Inaki Urdangarin e di Cristina di Borbone” scrive il quotidiano.

La vicenda, secondo la stampa spagnola, ha provocato l’ira di Juan Carlos, che due anni fa aveva “esiliato” a Washington il genero e la figlia e nelle scorse settimane li ha esclusi dagli impegni ufficiali della famiglia reale. Il processo contro Urdangarin dovrebbe essere celebrato nel 2012, prevede il settimanale Tiempo. Il genero del re sarà il primo membro della famiglia reale a sedersi sul banco degli imputati davanti a un tribunale spagnolo.

Gestione cookie