Spoglie di Francisco Franco trasferite?

MADRID, 15 GIU – Il governo spagnolo del premier Jose' Luis Zapatero e' pronto a spostare i resti del dittatore Francisco Franco dall'enorme mausoleo del Valle de los Caidos, a nord di Madrid, che si era fatto costruire con il lavoro forzato di migliaia di oppositori se una proposta in questo senso verra' dalla Commissione di esperti incaricata di studiare la questione, riferisce la stampa spagnola, citando il ministro alla presidenza Ramon Jauregui.
La Commissione, formata da giuristi, storici e religiosi, dovra' pronunciarsi entro novembre. Jauregui ha precisato che ''sarebbe felice'' se il trasferimento potesse essere realizzato prima della fine della legislatura, prevista per marzo prossimo. Ad oltre 35 anni dalla morte del dittatore nel novembre 1975, la sua salma rimane conservata in un catafalco nella immensa grotta-basilica scavata nella roccia nel Valle de los Caidos (La Valle dei Caduti), nonostante le proteste crescenti della sinistra spagnola e delle associazioni di vittime del franchismo. Il mausoleo rimane finanziato dallo stato. L'associazione per la Memoria storica chiede da tempo il trasferimento dei resti del dittatore in un cimitero normale e la trasformazione del Valle in un monumento alle decine di migliaia di vittime della dittatura, molte delle quali sono state seppellite, contro il volere delle loro famiglie, nei muri del Mausoleo accanto al dittatore.
Il Valle de los Caidos, rileva oggi El Periodico, e' ''la piu' grande fossa comune di Spagna: sono circa 34mila i morti che vi sono sepolti''. Secondo Jauregui la presenza dei resti di Franco e' ''incompatibile'' con le nuove funzioni laiche e religiose cui si pensa per il Valle, e ''la soluzione migliore sarebbe di trasferirli nel vicino cimitero di El Pardo, dove si trovano gia' quelli della moglie''. L'ipotesi di un trasferimento dei resti del dittatore vede contraria la famiglia di Franco e rischia di suscitare dure tensioni con i nostalgici del periodo franchista, in un paese che dopo la transizione morbida verso la democrazia alla fine degli anni '70 ha conservato ancora diversi scheletri nell'armadio sul suo passato recente. La figlia ultraottantenne del dittatore, Carmen Franco, ha chiarito che ''la famiglia vuole che resti li''. E anche in seno al Psoe di Zapatero si sono alzate voci per il mantenimento dello statu quo. Il presidente del Congresso dei deputati Jose' Bono, il piu' conservatore dei dirigenti del partito, ha detto che ''il momento di lottare contro il franchismo non e' questo, e' finito nel 1975''.

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