Strage in Svizzera, sfuma l'ipotesi dvd. Ma non si esclude l'errore umano

SION (SVIZZERA) – Un guasto o un errore dell'autista del pullman. Sono essenzialmente due le ipotesi sulle quali sta lavorando il procuratore generale di Sion, Olivier Elsig, titolare dell'indagine sull'incidente nel tunnel svizzero di Sierre, il dramma costato la vita ad almeno 28 persone, 22 dei quali bambini di due scuole fiamminghe, in Belgio.

Elsig ha oggi smentito la notizia secondo cui il conducente si sarebbe distratto cambiando un Dvd ed ha escluso che l'uomo avesse bevuto prima di partire. I corpi dei 22 bambini e dei 6 adulti morti martedi' sera nel violento impatto sull'autostrada A9 sono rientrati questa mattina a Bruxelles, dove e' stato proclamato il lutto nazionale, a bordo di due Hercules C130 dell'aeronautica militare belga, decollati alle 9 dall'aeroporto di Sion.

Qualche ora dopo, un ponte aereo di velivoli-ambulanza privati ha consentito di riportare a casa anche 12 bimbi feriti che hanno raggiunto gli otto gia' partiti ieri. Rimangono, a Losanna e a Berna, i quattro sopravvissuti piu' gravi, tra questi una bambina che ieri si e' svegliata dal coma. Su due loro compagne i sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi, mentre la quarta rientrera' entro domenica.

A fornire i primi elementi utili per far luce su cosa e' accaduto alle 21.15 di martedi', poco dopo il chilometro uno del traforo di Sierre, sono arrivati oggi i risultati dell'autopsia sul corpo dell'autista.

Nessuna traccia di alcol e' stata trovata nel sangue e ''nessuna evidenza di un malessere, come per esempio un infarto'', ha riferito il magistrato inquirente. ''Il nostro metodo – ha aggiunto il giovane procuratore generale vallesano – e' di procedere per esclusione''.

Come nel caso del presunto episodio del Dvd: ''Non abbiamo nessun testimone diretto che ha visto l'uomo inserire il dvd'', ha spiegato. In ogni caso, per sgombrare il campo dai dubbi, a breve sara' affidata sull'argomento una perizia tecnica: "Utilizzando un mezzo identico – ha anticipato Elsig – verificheremo se, come ha spiegato la compagnia di trasporti, dai sedili posteriori era effettivamente impossibile vedere cosa stesse facendo l'autista".

Nessuna indicazione e' invece arrivata dagli interrogatori di dieci bambini feriti, svoltisi prima della loro partenza. ''Abbiamo fatto molta attenzione a non turbarli – ha raccontato il titolare dell'inchiesta – e le loro testimonianze sono state condizionate dallo stato psicologico in cui si trovano, inoltre molti di loro hanno perso conoscenza nell'incidente''.

Nel quadro dell'articolata indagine sulla tragedia di Sierre si inseriranno altre due consulenze tecniche: una sul cronotachigrafo, dal cui primo esame emerge una velocita' del mezzo entro i limiti consentiti, l'altra sul mezzo incidentato, per accertare un eventuale guasto tecnico che avrebbe potuto provocare la sbandata e il violento impatto contro la parete della galleria.

Benche' si tratti di un rompicapo con poche tessere al posto giusto, il procuratore Olivier Elsig e' fiducioso: ''Dal punto di vista tecnico l'indagine non è affatto complicata perché l'incidente si è verificato in un tunnel e abbiamo le immagini di quanto è successo". Si è potuto consentito di ricostruire la traiettoria del pullman e di escludere il coinvolgimento di un altro mezzo. Cio' che rende invece difficile, dal punto di vista umano, il lavoro degli investigatori e', per stessa ammissione del magistrato, ''il contesto di profonda commozione'' creatosi intorno alla tragedia di Sierre.

Un sentimento che il Cantone Vallese ha voluto oggi manifestare con le bandiere a mezz'asta davanti a tutti gli edifici pubblici, salutando cosi' la partenza delle 22 piccole bare bianche e le sei bare in legno, portate a spalla, davanti a un picchetto d'onore, dagli uomini della polizia cantonale visibilmente commossi.

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