Strage Tolosa: c’è l’ipotesi vendetta. Killer con la telecamera al collo

I parà sospettati della strage fanno il saluto romano

TOLOSA – In Francia dopo l’assalto alla scuola ebraica di Tolosa che ha provocato la morte di tre bambini ed un rabbino, si è scatenata una vera e propria caccia all’uomo per assicurare alla giustizia il killer autore della strage. Centotrenta ufficiali di polizia giudiziaria e degli esperti di profili psicologici della polizia scientifica sono sulle tracce dell’uomo su uno scooter rubato che ha sparato alla scuola Ozar Hatorah.

La pista che si segue è quella del neonazismo dopo che in un primo momento si era pensato ad un attacco di matrice islamista. In particolare gli inquirenti hanno collegato il terribile attacco di lunedì ad un agguato contro tre paracadutisti di origine magrebina ammazzati per strada a sangue freddo la settimana scorsa. E questo ha spinto gli inquirenti a collegare i fatti con la cacciata di tre parà del reggimento di Tolosa nel 2008.

Alcune somiglianze – muscoli, tatuaggi, abilità con le armi, sangue freddo – hanno spinto le indagini in questa direzione. L’ipotesi è che possa trattarsi di una sorta di “vendetta” di almeno uno del gruppo, ma al momento non c’è altro. Le altre carte in mano alla polizia, ai gendarmi, ai corpi speciali, all’antiterrorismo – in tutto migliaia di uomini e donne – sono le immagini registrate dalla videocamera di sorveglianza piazzata nel cortile della scuola. Quelle immagini terribili le ha viste Nicole Yardeni, rappresentante locale della Comunità ebraica francese, che ha raccontato poi tutto il suo orrore.

”Un testimone ha notato una piccola telecamera attorno al collo del killer”, autore della strage alla scuola ebraica di Tolosa. Lo ha riferito il ministro dell’Interno francese, Claude Guéant, spiegando che, al momento, ancora non si hanno indicazioni sull’omicida: ”Non sappiamo” chi e’ l’assassino”, ha sottolineato la stessa fonte.

Sulla strage di Tolosa, nella quale hanno perso la vita un professore di religione di 30 anni, le sue due figlie di 3 e 6 anni e una bambina di 10, è stata aperta un’inchiesta anti-terrorismo, ma non è ancora chiaro quale sia l’esatto movente politico. Diverse le persone ferite, due sono gravi, che potrebbero aggiungersi ai quattro morti. Questo il bilancio della sparatoria avvenuta davanti alla scuola ebraica Ozar Hatoran a Tolosa, in Francia, dove un uomo ha aperto il fuoco su un gruppo di 4-5 persone ed è poi fuggito a bordo di uno scooter nero.

La polizia ha riferito che il killer aveva due armi: una delle due sarebbe la stessa utilizzata dall’autore dei misteriosi agguati avvenuti nei giorni scorsi ai danni di parà di stanza a Tolosa e a Montauban, che hanno provocato tre morti, tutti di origine straniera, e un ferito. L’arma, una calibro 45, e il fatto che l’uomo sia fuggito in scooter sono gli indizi che hanno fatto pensare che gli episodi siano collegati. “Vi sono alcune similitudini, ma è troppo presto per dire che questo legame sia vero o no” ha detto il presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, sottolineando la necessità di aspettare quanto verrà stabilito da polizia e magistratura. Ora gli investigatori stanno lavorando anche a una pista neonazista. Il giornale Le Point riferisce infatti che nel 2008 un gruppo di parà era stato espulso dalla caserma di Montauban perché ritenuti vicini a gruppi neonazisti.

 

 

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