Stranieri che combattono in Ucraina: italiano di Casapound, spagnolo filo-Lenin

Stranieri che combattono in Ucraina: italiano di Casapound, spagnolo filo-Lenin
(Foto Lapresse)

KIEV – Non solo russi a combattere in Ucraina dell’est: con i filorussi ci sono la giovane tedesca Margherita, il francese di origine serba Viktor e lo spagnolo Angel, con tanto di tatuaggi di Stalin e Lenin. Al fianco dei governativi di Kiev combattono il cinquantenne italiano Francesco Saverio Fontana, con una lunga militanza nei neofascisti di Casa Pound, lo svedese Mikael, ceceni come Ruslan, che racconta di lunghe guerriglie contro Mosca, oltre a bielorussi e polacchi. Con i separatisti di Donetsk e Luhansk, riferisce Russia Today, ci sono serbi, britannici, israeliani e tedeschi.

“Siamo qui per difendere i civili: per favore, salvate la gente del Donbass”, dicono Angel Davilla Rivas e Munoz Perez, ventenni spagnoli:

“Non sono e non siamo terroristi né mercenari, sono gente che difende la propria casa. Le televisioni occidentali non dicono la verità, questa gente non vuole attaccare Kiev ma solo difendersi, e non capisce perché il governo ucraino li attacca e li uccide. Vogliono solo vivere in pace, chiedono che sia rispettata la volontà che hanno espresso con il referendum, in cui all’80 per cento hanno detto sì all’indipendenza”.

Tra i filogovernativi combatte Mikael Skillt, svedese, che dice di battersi “per la sopravvivenza dei bianchi”, e lo fa in un battaglione pieno di neonazisti ucraini di Pravi Sektor.

Mikael si dice pronto a combattere anche per il presidente siriano Bashar al Assad, contro il “sionismo internazionale”. Pro Assad sono anche diversi filorussi, come i francesi di origine serba Viktor Lenta e Nikola Perovic (di origine serba): a Le Monde hanno detto che “la Russia è l’ultimo baluardo alla globalizzazione”.

 

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