Strauss-Kahn, Le Pen: "La Francia di Sarkò l'avrebbe protetto"

ROMA – "Non c'è stato nessun complotto contro Strauss-Kahn e sono certa che l'appartenenza alla casta dei ricchi e potenti, ancor più se politici, in Francia gli avrebbe evitato l'arresto e il processo". Sono le parole di Marine Le Pen, presidente del Fronte Nazionale, in un'intervista al Corriere della Sera.

"Su un'altra cosa non ho dubbi – aggiunge – lo spettacolo a cui assisteremo d'ora in poi in tribunale sarà terribile, comunque vadano le cose".

Secondo l'esponente della destra, la Francia ha "tradito il principio di egalitè su cui si basa la Republique sostituendolo con quello dell'impunita' del potere. DSK, che almeno in America è stato incriminato, ora farà pesare sulla giustizia Usa la sua enorme potenza finanziaria per fare a pezzi la sua vittima".

Marine Le Pen ipotizza che Strauss-Kahn "spenderà milioni e ha perfino ingaggiato ex agenti della Cia – prosegue – per esporre ogni aspetto della vita di quella giovane immigrata, per scorticarla, sporcarla".

"Lui ne uscirà debolissimo – prosegue – anche se dovesse venire assolto. Ma sarà terribile pure per tutti gli amici di quell'uomo ricco e finora intoccabile". La figlia di Jean-Marie Le Pen afferma che quello che faceva Strauss-Kahn "era noto a tutti, politici e media ma nessuno parlava".

"Con Strauss-Kahn ho perso il mio avversario migliore – conclude – che incarnava quello che più detesto: globalizzazione, oppressione dei deboli a favore dei potenti e dei mercati finanziari. La sua caduta ha favorito Sarkozy, perche' i due non sono diversi, il programma era, in fondo, lo stesso".

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