Sudan: combattimenti in Kordofan, migliaia in fuga

KHARTOUM – Nuovi scontri oggi, secondo fonti giornalistiche, sono in corso nel Kordofan del Sud, ed in particolare nella zona montagnosa del Jebel Kafe ed in quella di Meery, tra esercito sudanese e uomini dell'Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese (Spla). In loro appoggio, dicono testimoni, sono in marcia colonne di rinforzi da stati vicini, come il Darfur ed il futuro stato autonomo del Sud Sudan. Oggi il presidente sudanese, Omar el Bashir, e quello del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, dovrebbero avere un colloquio ad Addis Abeba sugli sviluppi politici della situazione.

Mentre appelli a cessare i combattimenti sono stati rivolti, soprattutto al governo di Khartoum, dall'Unione Europea e dal segretario generale dell'Onu, l'esercito sudanese rende noto di avere il controllo completo della capitale del Kordofan del Sud, Kadugle, dalla quale secondo testimoni sarebbero fuggite decine di migliaia di abitanti.

Il governo ha inoltre smentito la notizia diffusa dall'Spla, secondo la quale due velivoli dell'aviazione militare di Khartoum, un Mig 3 ed un bombardiere Antonov, sarebbero stati abbattuti nel Kordofan del sud. L'esercito ha sempre respinto l'accusa di bombardare le zone che ha attaccato, sia in quell'area dal 5 giugno scorso, sia in precedenza ad Abyei.

Khartoum ha inoltre dichiarato conclusa l'alleanza politica tra il partito al governo nella capitale, il National Congress Party, e l'Splm (movimento politico dell'Spla) nello stesso Kordofan del Sud. Il nuovo governatore, Ahmed Haroun, ha ripetuto piu' volte alla radio sudanese di considerare Hilu, dirigente dell'Splm che lo ha sfidato alle elezioni, ed i suoi collaboratori, responsabili degli incidenti sanguinosi avvenuti nei giorni scorsi a Kadugle. ''Sono estremisti di sinistra e criminali'', ha dichiarato Haroun ''e saranno perseguiti dalla giustizia'' .

Il 9 luglio prossimo e' previsto che il Sudan del Sud divenga ufficialmente autonomo e indipendente, a sei mesi dalla data del referendum nel quale gli abitanti del Sud hanno optato in grandissima maggioranza per la secessione.

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