Sudesh Amman, l’accoltellatore di Londra era già stato condannato per terrorismo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Febbraio 2020 - 08:38 OLTRE 6 MESI FA
Londra, Ansa

Sudesh Amman, l’accoltellatore di londra era già stato condannato per terrorismo (foto Ansa)

ROMA – Si chiamava Sudesh Amman e aveva 20 anni il terrorista che ha accoltellato tre persone a sud di Londra prima di essere ucciso dalla polizia.

L’identità è stata resa nota dagli investigatori. Cosa sappiamo di lui? Sappiamo che il 20enne era un sorvegliato speciale ed era stato scarcerato in anticipo dopo aver scontato metà di una condanna a tre anni per reati di terrorismo legati a contatti col radicalismo islamico. 

Cosa è successo a Londra.

Armato con un coltellaccio o un machete e con indosso un falso gilet esplosivo il 20enne ha aggredito varie persone e ferendone almeno tre prima d’essere abbattuto dal fuoco di agenti in borghese. L’episodio è avvenuto 3 mesi dopo l’attacco pressoché identico perpetrato a London Bridge, nel cuore della metropoli, il 29 novembre: quando un ex simpatizzante di Al Qaida, Usman Khan, già condannato per jihadismo e rimesso in libertà anticipatamente dalla giustizia del Regno, aveva ucciso due giovani ricercatori di Cambridge e ferito altre persone a margine di un evento dedicato al recupero dei carcerati, prima d’essere a sua volta freddato dalla polizia al culmine di in un raid rivendicato a posteriori dall’Isis. Questa volta teatro dell’accaduto non è stato il centro della città o un’area turistica. Ma comunque una zona affollata, lungo Streatham High Street, la strada dei negozi del quartiere. Tutto si è consumato in pochi minuti, verso le 14 locali, le 15 in Italia, e l’intervento della polizia è stato quasi istantaneo nel racconto dei testimoni.

Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo (un giovane con i capelli lunghi, in base alle descrizioni) ha accoltellato due persone all’interno di un negozio, poi ne ha prese di mira altre – una in bicicletta – all’esterno, prima di vedersi sbarrato il passo da due agenti, mostrati da alcuni video amatoriali con felpe e cappucci nonostante l’invito pressante di Scotland Yard a non esporli sul web. Gli agenti dopo l’altolà di rito hanno sparato: cosa non abituale nelle regole d’ingaggio della polizia britannica, ma giustificata dal timore del presunto gilet-bomba, poi rivelatosi una messa in scena. Due dei tre feriti sono in condizioni serie e la vita di uno di loro sarebbe tuttora in pericolo stando alla Bbc, malgrado le iniziali rassicurazioni. Mentre l’intera area dell’attacco, invasa in pochi minuti da pattuglie delle forze dell’ordine e mezzi di soccorso, veniva transennata ed è rimasta isolata fino a sera, nel viavai degli investigatori assistiti nel pomeriggio anche dal volo di alcuni elicotteri; Scotland Yard ha comunque dichiarato rapidamente la situazione “sotto controllo”.

Fonte: Ansa.