Svizzera, muore un neonato per coronavirus. Anche due fratellini contagiati, 70 persone in isolamento Svizzera, muore un neonato per coronavirus. Anche due fratellini contagiati, 70 persone in isolamento

Svizzera, muore un neonato per coronavirus. Anche due fratellini contagiati, 70 persone in isolamento

ROMA – In Svizzera ieri, 29 maggio, è morto un neonato per coronavirus.

Lo ha comunicato nel corso della conferenza stampa delle autorità federali il nuovo responsabile della Divisione malattie infettive dell’Ufficio federale di Sanità pubblica Stefan Kuster.

Il piccolo, un neonato originario del Canton Argovia, era stato infettato all’estero.

Sul decesso le autorità federali non hanno fornito dettagli supplementari.

Il bimbo sarebbe stato ricoverato al Kinderspital di Zurigo. Gli accertamenti sono in corso.

Stando a quanto appreso dal sito RSI, il bebè sarebbe stato positivo al coronavirus ma aveva anche una “grave malattia neurologica”, probabilmente una meningite, come confermato dall’ufficio del medico cantonale di Argovia.

Il neo direttore della divisione Malattie trasmissibili dell’UFSP, ha dovuto annunciare una crescita dei contagi rispetto ai giorni precedenti (32 nuovi casi che portano il totale a 30.828), esortando la cittadinanza a non dimenticare che il virus è sempre in agguato.

Inoltre due fratellini (uno che frequenta la scuola dell’infanzia, l’altro le elementari) sono risultati positivi nel canton Basilea, dove 70 persone hanno dovuto essere messe in quarantena.

La Svizzera ha escluso per il momento l’Italia dal gruppo di Paesi ai quali riapriranno dopo la fine del lockdown in Europa.

Se per Vienna alcune regioni italiane sono “ancora un focolaio” del coronavirus, per Berna la riapertura dei confini meridionali (che includono Piemonte e Lombardia) il 3 giugno, quando l’Italia riaprirà la sua frontiera con la Confederazione elvetica in modo unilaterale, è prematura e i viaggi, se pure possibili ai cittadini svizzeri, resteranno sconsigliati.

La Svizzera rispetta la “decisione sovrana” dell’Italia di riaprire i confini il 3 giugno, ma “noi non riapriremo”, ha annunciato la ministra degli Interni Karin Keller-Sutter spiegando di aver informato l’omologa Luciana Lamorgese, con la quale resterà in contatto “per coordinare i prossimi passi”. (fonte RSI.CH)

 

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