Thatcher, l’anti-ricordo: tra “Privatizziamo funerali” e “Festa, è morta la p**”

LONDRA – Non tutto il mondo piange Margaret Thatcher. C’è chi chiede di “privatizzare il suo funerale”, diversi sui social network, dopo la sua morte, si sono sbizzarriti negli attacchi più disparati, e c’è anche chi festeggia in piazza la sua dipartita, all’urlo di “La puttana è morta”.

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Il regista Ken Loach è uno dei più pesanti nel giudizio sulla Lady di ferro. “Privatizziamo il suo funerale – provoca – facciamo un’asta e accettiamo l’offerta più economica. È quello che avrebbe voluto. È stata una combattente e il suo nemico era la classe lavoratrice britannica”. L’autore di due film sull’era della Lady di Ferro, “Riff raff” e “Piovono pietre”, dice: “Ricordatevi che ha dato del terrorista a Mandela e prese un tè con il torturatore e assassino Pinochet”.

Mentre sui social network di tutto il mondo diverse persone non ricordano proprio commossi la Lady di Ferro, a Brixton, quartiere di Londra, addirittura la sua morte si festeggia, con tanto di birra, striscioni e musica. Per le strade di Brixton, raccontano le cronache cittadine, da lunedì 8 aprile si sente riecheggiare “Maggie Maggie Maggie morta morta morta”.

“Lei incarnava tutto ciò che era elitario e ha represso la gente che non aveva nulla” urla qualcuno, “Quella donna ha reso un inferno la mia giovinezza”, dice una donna. Tutto, in quella Brixton dove la Thatcher impose la sua “operazione Swamp 81”, che permetteva alle forze dell’ordine di arrestare qualsiasi persona considerata sospetta.

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