Tugce sentiva che sarebbe morta presto? Già 2 anni fa aveva donato gli organi

Tugce è morta, organi espiantati. Padre a ragazze salvate: "Parlate"
Tugce Albayrak: espiantati gli organi, è morta per salvare due ragazze aggredite da un bullo

BERLINO – Tugce Albayrak continuerà a vivere: i suoi organi sono stati donati e l’espianto ha avuto inizio già venerdì sera, subito dopo che il padre ha staccato la spina che la teneva ancora in vita artificialmente.

Tugce Albayrak è morta il giorno in cui ha compiuto 23 anni. La sua vicenda ha commosso il mondo: è la ragazza tedesca di origini turche morta per aver difeso due ragazze dall’aggressione di alcuni bulli che l’hanno massacrata a pugni in testa.

Secondo il giornale tedesco Bild, l’espianto ha avuto inizio venerdì sera intorno alle 21.30. Anche se normalmente gli organi di persone morte in seguito a ferite alla testa non sono adatti per i trapianti. Inoltre, il fatto che la persona sia morta per un reato di solito ne impedisce l’espianto perché si potrebbero cancellare delle importanti tracce ai fini delle indagini. La famiglia e la Procura della Repubblica hanno però acconsentito all’espianto.

Come in un tragico presentimento sulla fine prematura della sua vita, Tugce voleva che i suoi organi fossero donati e per questo già da due anni aveva fatto la tessera di donatore, una ulteriore conferma della sua grande generosità che ha manifestato fino all’ultimo, quando, senza esitare, ha evitato il peggio alle due ragazze aggredite dal branco vicino alla toilette all’interno di un fast food, il McDonald di Offenbach, una cittadina vicino a Francoforte sul Meno.

Tugce, in seguito all’aggressione, era rimasta in coma vegetativo fino a quando suo padre, accertata la morte cerebrale della ragazza, non ha deciso di fare staccare la spina che la teneva in vita, e lo ha fatto proprio nel giorno del 23esimo compleanno di Tugce, quasi a voler sancire la data di una nuova nascita, questa volta nel cuore della gente, sia di chi la conosceva sia di chi l’ha conosciuta per via di questa triste vicenda.

L’assassino, Senal M., 18 anni, un ragazzo di origine serba già noto alla polizia, è rinchiuso nel carcere di Wiesbaden. È stato identificato grazie alle telecamere della sicurezza. Al suo attivo risultano 15 reati, tra cui furti aggravati, furti,  atti di vandalismo e gravi lesioni personali. Dovrebbe essere incriminato per lesioni con conseguenze letali.

Il padre di Tulgce Albayrak ha rivolto un appello su internet alle due ragazze salvate dalla figlia perché si rivolgano alla polizia e raccontino tutto.

Sarebbero due ragazze bionde, tra i 13 e i 16 anni, che erano ubriache e chiedevano aiuto, ma sembra che ancora non si siano fatte vive, nonostante i numerosi appelli della polizia:

“Mia figlia vi ha salvate e ha fatto tutto perché non vi succedesse niente. Forse si è sacrificata per voi. Perciò vi scongiuro: per favore, andate dalla polizia, rendete la vostra testimonianza! Tugce non tornerà, ma voi glielo dovete, di testimoniare”.

Per ricordare Tugce e il suo gesto domani alle 13.00 a Berlino, nella piazza Kreuzberger Oranienplatz , è in programma un raduno sotto lo slogan “Coragggio civile” a cui si prevede parteciperanno 300 persone.

 

 

 

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