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Inseminazione artificiale, la Turchia vieta i viaggi all’estero: modello per l’Italia?

di admin |16 Marzo 2010 10:07

La Turchia vieta il “turismo riproduttivo”: basta con i viaggi all’estero per l’inseminazione artificiale, le donne che emigrano per restare incinte rischiano da uno a tre anni di carcere.

Il 6 marzo scorso è entrata in vigore una nuova legge che estende anche all’estero una norma già in vigore per il territorio nazionale.

Ankara già vietava la donazione di sperma e di ovuli ed ora alle donne turche saranno banditi anche all’estero i trattamenti per la fertilità con l’emendamento appena entrato in vigore che tende a «proteggere la stirpe del paese», come ha dichiarato al giornale Irfan Sencan, direttore del Dipartimento dei servizi sanitari del ministero della Salute.

La legge è stata emendata – ha spiegato Sencan – «per proteggere la stirpe, per far sì che il padre e la madre del neonato siano noti. E’ un fatto che non ha niente a che fare con la razza».

E in Italia? Dopo l’approvazione della legge 40 nel 2004 molte donne hanno scelto di andare oltreconfine per la fecondazione assistita, specialmente quelle single che spesso hanno optato per la Spagna dove ovodonazione, embrio-donazione e anonimato dei donatori sono tutte pratiche consentite.

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