Ucraina, condannato Lutsenko, ex ministro del governo Timoshenko

KIEV – Dopo l'ex premier, Iulia Timoshenko, un altro leader dell'opposizione è finito nella morsa della giustizia ucraina. Si tratta dell'ex ministro dell'Interno del governo Timoshenko, Iuri Lutsenko, condannato a quattro anni di reclusione per abuso di potere, falsificazione di atti e appropriazione indebita in un processo che molti osservatori ritengono politicamente manovrato.

L'ex ministro si trova in carcere dal 26 dicembre del 2010, giorno in cui, mentre portava a passeggio il cane assieme al figlioletto, è stato arrestato e portato via dagli agenti delle forze speciali. Per protestare contro la sua detenzione, nella primavera dell'anno scorso Lutsenko ha fatto lo sciopero della fame, perdendo circa 26 chili e facendo temere per la sua salute.

Il leader del partito 'Autodifesa del popolo' è accusato di aver assunto illegalmente il suo ex autista, Leonid Pristupliuk, di avergli fatto ottenere una promozione ingiustificata per assicurargli una pensione più alta e di avergli trovato sistemazione in un monolocale a Kiev. Il tutto a spese dello Stato.

I legali di Lutsenko hanno però ribadito che un solo testimone ha confermato queste accuse. L'ex ministro dell'Interno avrebbe inoltre speso indebitamente 37.500 dollari di denaro pubblico nelle celebrazioni del 'Giorno della polizia' del 2008 e del 2009. Secondo i suoi avvocati anche questa è un'accusa priva di fondamento perché la maggior parte dei soldi raccolti per le celebrazioni sono andati alla sala concerti 'Palats Ukraina', di proprietà dello Stato.

Da quando Viktor Ianukovich e' stato eletto presidente nel 2010, numerosi esponenti dell'opposizione stanno avendo problemi con la giustizia. L'ex premier Timoshenko, dietro le sbarre da quasi sette mesi, è stata condannata a sette anni di reclusione per abuso di potere per un controverso contratto per le forniture di gas siglato nel 2009 con Mosca. Sul suo capo pendono, inoltre, numerose altre inchieste.

L'ex ministro dell'Economia, Bohdan Danilishin, è stato accusato di aver speso indebitamente 2 milioni di dollari di denaro pubblico e ha ottenuto asilo politico in Repubblica ceca. Valeri Ivashenko, ex vice ministro della Difesa, e' stato arrestato per aver venduto illecitamente un cantiere navale in Crimea.

La sentenza di oggi è stata criticata dall'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Catherine Ashton, e dal commissario Ue all'allargamento, Stefan Fule, secondo cui "i processi in Ucraina continuano a non rispettare gli standard internazionali di equità, trasparenza e indipendenza". Oltre alla condanna di Lutsenko, fa discutere la decisione del tribunale di Kiev di impedire la trasmissione tv della seduta odierna del processo.

Inoltre, come ha potuto constatare l'ANSA, molti giornalisti sono stati lasciati fuori dal tribunale. I poliziotti hanno detto ai reporter che l'aula era "troppo piccola" e che non c'era "abbastanza spazio" per accogliere i media. Secondo l'agenzia Ria Novosti, ad ascoltare la lettura della sentenza c'erano appena 50 persone.

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