Ucraina, Mariupol senza acqua e farmaci. E la gente scava buche per seppellire i cadaveri

Non c’è più l’acqua potabile, non ci sono più le medicine, per strada ci sono i cadaveri e la gente scava buche per seppellirli. Questa è Mariupol. Questa è la testimonianza di Olexander, operatore di Medici Senza Frontiere (Msf), bloccato nella città del sud dell’Ucraina.

Le parole di Olexander

“Ancora oggi, 12 marzo, non c’è acqua potabile e nessun farmaco da più di una settimana. Da ormai 10 giorni la città è senza acqua potabile e medicine – racconta Olexander -. Le persone continuano a bere l’acqua che recuperano da terra, spostandosi anche per 2 o 3 chilometri per trovarla. Solo i pochissimi che hanno una radio capiscono qual è la situazione in città e in tutto il paese. Le persone hanno perso i contatti con i propri parenti e non sanno se sono ancora vivi. Abbiamo visto persone che sono morte per mancanza di farmaci, molte altre sono state uccise e ferite. I loro corpi giacciono a terra, mentre le persone scavano buche per seppellirli”.

Zelensky: “La Russia sarà trattata come l’Isis”

“Sono 7.144 le persone evacuate venerdì da quattro città ucraine”. Lo spiega il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un post su Facebook. Zelensky mette in evidenza come “le azioni degli invasori russi saranno equiparate a quelle dei terroristi dello Stato Islamico”.

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