Ucraina. Missili a Leopoli, civili nel mirino a Keminna. Zelensky: “5mila bambini deportati dai russi”

Ucraina. Missili a Leopoli, civili nel mirino a Kreminna. Dopo l’assedio, sempre più serrato, di Mariupol, con la ripresa oggi dei bombardamenti martellanti sulle acciaieria di Azovstal, e l’imposizione di un pass per entrare e uscire dalla città, gli attacchi delle forze militari russe si stanno concentrando nella regione di Lugansk (est).

I russi hanno preso il controllo della città di Kreminna, secondo quanto riferito su Telegram dal capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, citato da Ukrinform, che spiega l’impossibilità di evacuare i civili. I russi avrebbero aperto il fuoco su un’auto con civili a bordo. Quattro persone sono rimaste uccise.

Bombardamento missilistico a Leopoli

Un altro attacco più grave, sempre stamani, è stato sferrato nella regione di Leopoli, secondo quanto riferisce il governatore, citato dalla Bbc. Un bombardamento missilistico ha fatto sei vittime, tra queste anche un bambino e 8 feriti.

Due missili russi invece hanno colpito la città di Dnipro, nell’Ucraina centro-orientale, due i feriti. Distrutte anche alcune infrastrutture ferroviarie, riporta la Cnn. I missili hanno colpito i distretti di Synelnykiv e Pavlograd.

La vicepremier Iryna Vereshchuk esclude che oggi possano essere aperti corridoi umanitari. La violenta offensiva, che coinvolge soprattutto l’est del Paese era stata prevista dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky tornato a chiedere armi all’Occidente definendo ogni ritardo nelle forniture come un “permesso alla Russia per uccidere” la sua gente.

Zelensky: “5mila bambini ucraini deportati dai russi”

Mentre stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via anche altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Lugansk”, ha aggiunto denunciando la deportazione, da parte dei russi, di 5000 bambini dei quali non si hanno più notizie. Sul destino dei bambini un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato inoltre che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale. Per condurli “nel Donetsk occupato e nel Taganrog russo”.

Intanto le autorità del Lugansk hanno invitato i residenti a evacuare immediatamente la regione sudorientale. “La prossima settimana potrebbe essere difficile. Questa potrebbe essere l’ultima volta che abbiamo ancora la possibilità di salvarvi”, ha detto il capo dell’amministrazione regionale Sergei Gaidai.

Il sindaco di Bucha: “Qui ucciso uno su cinque”

Il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, alla tv ucraina, citato da Unian, afferma che nella città si stima “che sia stato ucciso un abitante su cinque di coloro che sono rimasti in città durante l’occupazione dell’esercito russo”. E sottolinea che “personalmente, come migliaia di miei concittadini, provo odio per coloro che hanno torturato e ucciso i pacifici abitanti di questo posto”.

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