Ucraina, soldati russi confiscano e distruggono i libri di storia e letteratura

I soldati russi stanno distruggendo libri di storia e d’arte nei territori occupati dell’Ucraina. Lo scrive la pagina Facebook della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraina.

I russi confiscano i libri della letteratura ucraina

Nelle biblioteche dei territori temporaneamente occupati delle regioni di Lugansk, Donetsk, Chernihiv e Sumy è iniziata la confisca della letteratura storica e narrativa ucraina, che non coincide con i postulati della propaganda del Cremlino, si legge nel post pubblicato su Facebook.

In particolare, la polizia è più interessata ai libri sulla storia dei Maidan ucraini, la storia delle lotte di liberazione ucraine. Inoltre, la letteratura “estremista” comprende libri di testo scolastici sulla storia ucraina, la letteratura storica scientifica e popolare.

I libri proibiti

I soldati russi – afferma l’intelligence – hanno un’intera lista di nomi vietati: “I libri vengono confiscati, distrutti sul posto o portati via”.

Zelensky: “La guerra lampo è fallita. Gli ucraini stanno resistendo”

“L’Ucraina è attualmente un avamposto di questa guerra che sta trattenendo l’aggressore – dice, intervistato da Repubblica, il presidente Zelensky -. Secondo i piani del nemico, si prevedeva la conquista dell’Ucraina entro pochi giorni, 48 o 72 ore. Ma la guerra lampo è fallita”. E chiarisce: “Non c’è niente di ucraino nelle mani della Russia. Sì, hanno sequestrato alcuni territori, hanno occupato alcune nostre città, come dei veri terroristi nucleari hanno sequestrato le centrali nucleari di Zaporizhzhia e Chernobyl, per ricattare tutto il mondo, ma tutto questo non appartiene a loro, perché gli ucraini stanno resistendo”. 

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