Ucraina, Zelensky chiede 7 miliardi di dollari al mese al Fondo Monetario internazionale fino all’estate

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha annunciato ai ministri delle Finanze della comunità internazionale che il suo paese per funzionare ha bisogno di 7 miliardi di dollari mensili fino all’estate. Nel corso di una conferenza del Fondo monetario internazionale (Fmi) e della Banca mondiale, Zelensky ha inoltre affermato che “in seguito per ricostruire avremo bisogno di centinaia di miliardi di dollari”.

Banca Mondiale stima finora danni per 60 milardi di dollari

La Banca Mondiale ha stimato che finora sono stati inflitti all’Ucraina circa 60 miliardi di dollari di danni. Zelensky ha aggiunto che la comunità internazionale deve escludere immediatamente la Russia dalle istituzioni finanziarie internazionali, tra cui la Banca mondiale e il Fmi. Tutti i paesi “devono essere immediatamente pronti a rompere tutte le relazioni con la Russia”, ha detto il presidente ucraino.

Alla domanda se il Fmi sarebbe in grado di assicurarsi i finanziamenti immediati di cui l’Ucraina ha bisogno, l’amministratore delegato dell’organizzazione Kristalina Georgieva ha risposto al redattore economico della Bbc Faisal Islam: “Li abbiamo trovati per il primo e il secondo mese. Riteniamo che nel tempo questo importo diminuirà man mano che si riprenderà l’economia ucraina nelle aree del paese che non sono sotto occupazione e inizieranno a circolare le rimesse di coloro che ora lavorano da qualche altra parte”.

Per gli Usa, la Russia dovrà pagare la ricostruzione

Il segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen, ha affermato che dopo la guerra, la Russia dovrebbe essere costretta a pagare parte del costo della ricostruzione. Alcune nazioni hanno chiesto che i beni russi sequestrati siano utilizzati per finanziare la ricostruzione del paese.

Tuttavia, la Yellen ha avvertito che l’utilizzo delle riserve sequestrate della banca centrale russa negli Stati Uniti per ricostruire l’Ucraina sarebbe un “passo significativo” che richiederebbe discussioni e accordi con i partner internazionali.

Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, che ha partecipato alla conferenza, ha affermato che la produzione economica del paese potrebbe diminuire fino al 50%. Le perdite dirette e indirette finora sono pari a 560 miliardi di dollari. Questa cifra è più di tre volte la dimensione del prodotto interno lordo dell’Ucraina, che secondo la Banca mondiale nel 2020 si attestava a 155,5 miliardi di dollari.

“Se insieme non fermiamo questa guerra, le perdite aumenteranno in modo drammatico” ha affermato Shmyhal. Che ha aggiunto che l’Ucraina avrebbe bisogno di un programma di ricostruzione simile al Piano Marshall del secondo dopoguerra che ha contribuito a ricostruire l’Europa. Il presidente della Banca mondiale David Malpass ha affermato che i danni agli edifici e alle infrastrutture dell’Ucraina causati dall’invasione russa hanno raggiunto circa 60 miliardi. Malpass ha avvertito che la cifra aumenterà ulteriormente con il proseguimento della guerra.

Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno imposto ulteriori sanzioni alle navi russe. Il Regno Unito ha preso di mira beni di lusso tra cui caviale, argento e diamanti con divieti di importazione e tariffe più elevate. Ma l’amministrazione Biden ha appoggiato la cautela della Germania nei confronti dell’Unione Europea che procede troppo velocemente con ulteriori sanzioni contro l’energia russa, dicendo che avrebbe effetti negativi più sull’Europa anziché sulla Russia.

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