Ue dichiara guerra al cybercrime organizzato

BRUXELLES – Se in America l'Fbi ammette che i criminali del web hanno troppo talento e che stanno vincendo, l'Europa si prepara a dichiarare guerra al 'cybercrime organizzato'. Da gennaio sara' operativo all'Aja, come sezione distaccata dell'Europol, lo 'European Cybercrime Center' che ''mettera' insieme le forze ed i migliori specialisti''. L'annuncio lo ha fatto oggi la Commissaria europea per gli affari interni, la svedese Cecilia Malmstrom.

E appena ieri la Commissione Liberta' civili del Parlamento europeo ha varato una proposta di legge che inasprisce le pene contro i cyberciminali, ma anche contro chi produce software e strumenti che facilitano il loro lavoro: almeno due anni di prigione per gli attacchi contro i sistemi informatici, tre se condotti con 'furto d'identita', cinque se gli attacchi sono su larga scala o provocano gravi danni.

In attesa dell'approvazione del giro di vite legislativo, Bruxelles affila le armi del monitoraggio. Dato di partenza per lanciare il centro dell'Aja, la constatazione che la pirateria informatica nel mondo fa un milione di 'vittime' al giorno, con danni stimati nell'ordine di 388 miliardi di dollari all'anno. Lo 'European Cybercrime Center' partira' con una trentina di specialisti e arrivera' ad averne tra 50 e 55 a pieno regime. Avra' un budget annuale di 3,6 milioni di euro. Scopo principale, quello di identificare le minacce piu' pericolose ed emergenti che vengono dalle reti del cybercrime organizzato. In particolare e' in crescita il fenomeno del 'botnet' che nel 2009 ha trasformato 6,7 milioni di computer in una rete 'zombie'. Minacce che, secondo i dati raccolti da Bruxelles, sono in costante aumento e minano la fiducia nell'economia digitale che, secondo Malmstrom, raccoglie appena il 4% del commercio europeo.

Uno studio britannico indica che il costo per le aziende nel Regno Unito nel 2011 e' stato di 21 miliardi di euro. In Belgio le frodi ed i reati commessi in rete sono quasi raddoppiati tra i 4.000 del 2008 ed i 7.000 del 2010. In Germania i casi di 'phishing', le false comunicazioni che cercano di carpire le password dell'online banking, sono passati dai duemila del 2008 agli oltre cinquemila del 2010. Ma e' emergenza anche sul fronte della protezione dei dati personali e del furto d'identita', visto che sono tra 250mila e 600mila gli account Facebook che ogni giorno vengono bloccati per tentativi di hackeraggio.

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