Ue, nasce il guardiano del cyberspazio contro i crimini sul web

Ue, nasce il guardiano del cyberspazio contro i crimini sul web

ROMA – Furti d’identità, di dati bancari, pedopornografia, frodi elettroniche, e tutti gli altri reati su internet hanno un nuovo nemico: il suo nome è EC3. Nasce il guardiano europeo del cyberspazio, avrà sede all’Aia sotto la direzione dell’ex capo della polizia danese, Troels Ortig e sarà il nuovo centro nevralgico della guerra digitale.

Il Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica EC3 è operativo dall’11 gennaio ed è costituito da 43 esperti di sicurezza il cui compito è presidiare la rete per difendere gli utenti e sgominare le attività criminali dei cybercriminali, che si nascondono tra le pieghe anonime del web.

Ogni giorno nel mondo oltre un milione di persone sono vittime della criminalità informatica: gli ingenti profitti illeciti generati ed i costi potrebbero raggiungere i 388 miliardi di dollari. Obiettivo precipuo della nuova cyberpolizia europea è colpire una piaga che rischia di minare le certezze dell’economia continentale.

Al momento la nuova squadra di esperti lavora in una Cyber Innovation Room negli uffici dell’Europol a l’Aia. E anche il budget a cui attingerà i fondi per il 2013 è il medesimo della polizia europea: 7 milioni dei circa 80 a disposizione dell‘Europol. A disposizione degli investigatori c’è pure una sandbox dedicata, ovvero un ambiente digitale nel quale poter eseguire test su software malevolo (malware) e dove sondare la vulnerabilità dei programmi.

Stando ad un recente sondaggio dell’Eurobarometro, le tematiche legate alla sicurezza informatica destano ancora grande preoccupazione tra i cittadini del Vecchio Continente. Quasi il 90 per cento dei netizen non rivela informazioni personali online e il 12 per cento è stato vittima di frode a mezzo elettronico. Come riportato da Norton nel 2011, le vittime dei cybercrimini in tutto il mondo perdono circa 290 miliardi di euro ogni anno.

Gestione cookie