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Un avvocato per gli animali: la Svizzera ci prova ma non mancano le proteste

di Alessandro Avico |5 Marzo 2010 12:52

Un avvocato per gli animali, pronto a difendere i diritti, spesso violati, dei nostri amici a quattro zampe. In Svizzera la figura del difensore degli animali sta per diventare realtà. Un referendum che si terrà domenica ci dirà se gli animali avranno, perlomeno in Svizzera, diritto ad una difesa. Ad ogni modo la percentuale che ciò avvenga è abbastanza alta.

In discussione non è la sensibilità animalista in quanto la Svizzera vanta una legge per la protezione degli animali che si può considerare tra le più illuminate, e dunque severe. Ora agli svizzeri si chiederà di obbligare i Cantoni ad istituire un avvocato degli animali incaricato di difenderne gli interessi, se maltrattati, in sede di procedimento penale.

I fautori dell’iniziativa, infatti, sono convinti che la legge non trovi debita applicazione; le norme e le sanzioni, rafforzate dalla recente revisione del Codice penale, non sarebbero inflitte come si deve, insomma, e la figura dell’avvocato degli animali, invece, completerebbe con puntuale applicazione le misure di tutela stabilite.

A riprova del fatto, si citano i dati relativi a Zurigo, l’unico Cantone che ha istituito l’avvocato degli animali, (la legge finora ne lascia l’istituzione alla discrezionalità dei Cantoni). Nel 2008 a Zurigo le sanzioni inflitte sono state 190 contro una media che negli altri Cantoni oscilla tra una e 3. Un disuguaglianza nella persecuzione del maltrattamento degli animali da sanare, secondo i promotori del referendum, con l’obbligo generale di garantire una difesa d’ufficio, cioè l’avvocato degli animali.

«Dare una voce in tribunale agli animali bistrattati» è diventato lo slogan della Protezione svizzera degli animali, portabandiera del referendum, amplificato dai suoi sostenitori, anche perché non si sono costituiti comitati contrari. Questo non significa però che l’iniziativa sia condivisa: in Canton Ticino, per esempio, ci sono veterinari convinti che le leggi in vigore siano già sufficienti, mentre qualche esponente politico non esita a denunciare il paradosso di una maggiore considerazione riservata alle bestie che alle persone: «Se una persona è vittima di un reato lo Stato non le mette a disposizione automaticamente un avvocato» come accadrebbe invece con gli animali. Tra i contrari è diffusa l’opinione che la spesa per l’avvocato degli animali sarebbe superflua

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