“Violentata dal mio patrigno”. Telefona alla polizia, poi si getta sotto un treno

"Violentata dal mio patrigno". Telefona alla polizia, poi si getta sotto un treno
“Violentata dal mio patrigno”. Telefona alla polizia, poi si getta sotto un treno

LONDRA – Per due anni, quando lei aveva 13 e 14 anni, il patrigno l’aveva violentata: ogni sera entrava nella sua stanza per darle la buonanotte e non si fermava lì.  [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] E alla fine Georgia Walsh, 16 anni, si è uccisa.

La ragazza inglese aveva denunciato gli abusi subiti alla madre, che aveva allontanato l’uomo e lo aveva denunciato. Ma la ferita era stata troppo profonda.

Pochi giorni fa Georgia ha lasciato il bar in cui lavorava dopo la scuola, un po’ imbronciata e giù di morale. Ha chiuso il locale e ha scritto un messaggio al collega: “Questo potrebbe causarvi problemi sul lavoro”.

Poi, racconta, il Mirror, si è diretta alla stazione ferroviaria di Dunton Green, nel Kent, ha chiamato il 999 e ha raccontato agli agenti quello che il patrigno le aveva fatto per due anni. Dopo la telefonata, Georgia ha raggiunto i binari del treno e, quando è passato un convoglio, si è buttata sotto.

Il patrigno alla fine è stato condannato a nove anni di carcere, ma la famiglia della ragazza non si dà pace: “Non siamo riusciti a dire addio a Giorgia come avremmo voluto, il fatto che lui sia stato punito è però una magra consolazione”, ha detto con amarezza la nonna della giovane.

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