Warren McKinlay ha la Sindrome di Cotard: “Penso di essere morto”

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Dicembre 2016 - 06:42 OLTRE 6 MESI FA
Warren McKinlay ha la Sindrome di Cotard: "Penso di essere morto"

Warren McKinlay ha la Sindrome di Cotard: “Penso di essere morto”

LONDRA – Warren McKinlay, 35 anni, a seguito di un terribile incidente in moto, era convinto di essere morto. Non pensava di aver lasciato la Terra ma di viverci come un “cadavere che cammina”, di essere in sostanza, un fantasma.

Warren McKinlay, ex militare di Braintree, Essex, dopo 18 mesi vissuti in compagnia dei terribili sintomi, in cui credeva di essere un fantasma, ha capito che non era impazzito ma soffriva della sindrome di Cotard, o delirio di negazione, una rara sindrome che prende il nome dal neurologo francese che per primo la identificò e la diagnosticò nel 1880.

La sindrome di Cotard, diversamente da altri tipi di delirio, è il risultato di una disfunzione di due aree del cervello che elaborano il senso della realtà: il giro fusiforme, che riconosce i volti, e l’amigdala che regola le emozioni.

I pazienti, sono davvero convinti di essere morti o che, alcune parti del loro corpo, non ci siano più.
Altri deliri, includono la sindrome Capgras, afferma Trevor Turner, psichiatra consulente dell’East London NHS Foundation Trust.

I pazienti, in questo caso, sono convinti che alcuni impostori abbiano rimpiazzato amici o parenti o, ancora il coniuge. La sindrome Capgras, tende a colpire chi ha subito una lesione cerebrale, sta sviluppando la demenza o è schizofrenico.

Uno dei primi deliri registrati, è quello di sentirsi “esseri di vetro” (già Galeno e Ippocrate, nell’antichità, avevano parlato di casi analoghi, senza proporre interpretazioni): il corpo, ormai di vetro, si nega al rapporto con le cose e le persone, che ne minaccerebbero la fragile integrità.

A soffrire del delirio, fu nel XV sec., Carlo VI di Francia. Tuttavia, Edward Shorter, storico della medicina all’Università di Toronto, afferma che il “vetro trasparente” nell’Europa medievale è la chiave del disturbo, le persone pensavano che avesse proprietà magiche.

Al contempo, le crisi epilettiche possono innescare altri tipi di delirio. Il primo caso riportato, risale al 2006 in Germania: una donna di 37 anni, affermò che durante la crisi epilettica sentiva la voce diventare roca, i muscoli della braccia aumentavano ed erano ricoperte di peli.

Il trattamento con farmaci anti-epilettici e carbamazepina, fermò i deliri ricorrenti della donna. Un altro esempio, è la sindrome di Anton: le persone affette, sfidando ogni logica, sono cieche ma convinte di poter vedere. Di solito, si verifica dopo un ictus o una lesione cerebrale traumatica, che priva i pazienti della vista.

Ricade in una categoria clinica detta anosognosia, ovvero “mancata conoscenza della malattia”. Può essere che l’area visiva del cervello invii ancora impulsi confusi. In risposta, il cervello compensa con delle immagini, convincendo i pazienti che possono ancora vedere. I deliri psichiatrici possono essere trattati con antidepressivi, farmaci anti-psicotici e farmaci stabilizzanti dell’umore.

La svolta per, quanto riguarda Warren McKinlay è arrivata nel 2007, durante il trattamento nel centro di riabilitazione militare Headley Court nel Surrey. E’ stato lì che ha incontrato un altro paziente con la sindrome di Cotard. “Era arrivato alla conclusione di essere talmente diverso da essere morto. Così è ripartito da zero, con una nuova identità”, afferma Warren.

“Parlare della sindrome e vedere come era sceso a patti con la malattia, mi ha aiutato a capire ciò che avevo vissuto. Grazie ai terapisti sono stato in grado di andare avanti e vivere nuovamente”.