Wikileaks: sull’impegno della Francia in Afghanistan pesano i motivi elettorali

L’impegno della Francia in Afghanistan, che – come ha detto lo scorso gennaio l’ex ministro degli Esteri, Bernard Kouchner, restera’ ”fino alla fine” – e’ stato dettato in buona parte da motivi elettorali, secondo documenti ottenuti da Wikileaks e pubblicati stasera dal quotidiano francese Le Monde, edizione online.

”Tutti i funzionari francesi – scrive l’ambasciata americana a Parigi il 28 ottobre 2008, dopo la decisione del presidente Nicolas Sarkozy di inviare altri 1.000 soldati – hanno chiesto che gli Stati Uniti aiutino a convincere l’opinione pubblica” che ”gli alleati hanno un’influenza sulla strategia civile e militare”. Tale richiesta diventa più pressante dopo la morte di 10 soldati francesi in un’imboscata nell’agosto 2008, che provoca un forte shock nell’opinione pubblica. Nei telegrammi citati da Le Monde si fa riferimento a una consegna urgente di ”50 postazioni radio supplementari” da parte degli Usa alle truppe francesi.

Quando, nell’agosto 2009, l’amministrazione Obama chiede agli alleati nuovi invii di truppe, Sarkozy rifiuta: ”non un solo combattente in piu”, dice in tv. Ma i consiglieri dell’Eliseo spiegano agli interlocutori americani che Sarkozy deve tenere conto di quelli che ”all’interno della sua parte politica hanno criticato il ritorno della Francia nella Nato”, nell’aprile 2009. I documenti americani fanno riferimento anche alle ”risorse finanziarie limitate” della Francia. Sarkozy ”e’ stato fino a poco fa un vero filoatlantico” – dice il generale Jean-Louis Georgelin, capo di stato maggiore francese – ma ”ora cerca di prendere le distanze dagli Stati Uniti e di migliorare la propria popolarita”’. ”Il presidente Obama – dice ancora Georgelin – deve fare ora la richiesta. Deve parlare al presidente Sarkozy e, in questo caso, le lusinghe porteranno molto lontano”.

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