Wikileaks, Londra boccia il ricorso: Assange sarà estradato in Svezia

Pubblicato il 30 Maggio 2012 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – La corte suprema britannica ha bocciato il ricorso presentato dal fondatore di WikiLeaks Julian Assange contro l’estradizione in Svezia. Assange è accusato di violenza sessuale.

Il presidente della corte suprema britannica Lord Phillips ha precisato che il verdetto è stato raggiunto con una maggioranza di cinque a due (i giudici erano sette in totale). “Non abbiamo analizzato i fatti ma solo i dubbi di natura legale sollevati dal caso”, ha detto Phillips.

In particolare, i giudici hanno deciso che la parola “autorità giudiziaria” – questo il termine usato in inglese e francese nel testo del mandato di arresto europeo – “può includere un pubblico ministero”. Al fondatore di WikiLeaks la corte suprema ha accordato 14 giorni di tempo per preparare l’eventuale ulteriore ricorso alla corte europea dei diritti umani (che a sua volta avrà 14 giorni per decidere se accogliere o meno l’istanza). Con questo verdetto Julian Assange ha però esaurito tutte le sue speranze nel sistema giudiziario britannico.

Il team legale di Assange presenterà un nuovo ricorso alla corte suprema britannica sulla base di un cavillo legale. Il verdetto dei giudici si è infatti basato in parte sulla definizione data alla parola autorità giudiziaria nella Convenzione di Vienna. “Questo aspetto non è mai stato discusso durante il processo”, ha detto all’ANSA Gareth Pierce, avvocato di Assange.

La corte ha dato due settimane di tempo per presentare il ricorso. Solo dopo sarà possibile valutare l’appello a corte UE diritti umani.