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YOUTUBE Migranti albanesi salvati nel Canale della Manica

di Maria Elena Perrero |1 Giugno 2016 20:51

Migranti albanesi salvati nel Canale della Manica

LONDRA – Un gruppo di diciotto migranti albanesi, tra cui due bambini, insieme a due cittadini inglesi è stato soccorso nel Canale della Manica a bordo di un gommone che stava per affondare. 

La Guardia Costiera britannica ha ricevuto la richiesta di soccorso al largo della costa di Dymchurch, nel Kent, ed è iniziata l’operazione di recupero con un elicottero, scialuppe di salvataggio dalle vicine Dungeness e Littlestone, insieme alle squadre di soccorso della guardia costiera di Dungeness e Folkestone.

Una seconda imbarcazione, che si ritiene possa essere collegata al gommone, è stata scoperta sulla spiaggia e sequestrata dalle autorità. I migranti sono stati poi presi a Dover, Kent, e interrogati dalle guardie di frontiera.

Quando il gommone ha iniziato a imbarcare acqua, qualcuno a bordo ha chiamato la famiglia in Francia che a sua volta ha lanciato un Mayday alla guardia costiera. Il British Home Office ha detto che a bordo c’erano 20 persone, tra cui una donna, due bambini e 2 inglesi.

I due inglesi, Mark Stribling di 35 anni, e Robert Stilwell, 33 anni, sono al momento in custodia cautelare accusati di reati in materia di immigrazione e il 27 giugno compariranno al Maidstone Crown Court.

L’incidente ha sollevato preoccupazioni sul fatto che il Regno Unito possa esserci una nuova tendenza nel traffico di clandestini che arrivano attraversando la Manica. Damian Collins, deputato per Folkestone e Hythe, ha detto: “Queste persone non fanno tutto da sole, ricevono un aiuto e dobbiamo scoprire i responsabili. E’ estremamente pericoloso e ci sono sempre altissime possibilità che la gente muoia. E’ necessario inviare un chiaro messaggio: se le persone tentano di venire nel Regno Unito in questo modo, potranno essere riportate sul posto da cui sono partite, in questo caso la Francia, e interverremo con fermezza nei confronti di chi le aiuta. Non stiamo facendo abbastanza per controllare la nostra costa, il governo deve prendere misure per i controlli alla frontiera, deve essere fatto qualcosa per proteggere queste persone dal peggio e, al contempo, le nostre frontiere”.

Il Canale della Manica si trova a circa 32 km. ed è la distanza più breve tra la Francia e la costa del Kent ma è un punto pericoloso, con forti correnti marine e le imbarcazioni navigano in una delle rotte più trafficate del mondo, attraversate da enormi navi da carico.

La Britain’s Border Force, per proteggere la costa del Regno Unito, si avvale soltanto di tre motovedette.
Nei rapporti si ritiene ci sia un aumento di migranti clandestini che utilizzano porti e porticcioli – non sottoposti a controlli rigorosi – per evitare di essere individuati.

I ministri al riguardo, sono stati accusati di “sconcertante compiacimento” per aver ignorato una serie di avvertimenti su quanto i piccoli porti della Gran Bretagna, siano un facile bersaglio per i trafficanti di clandestini. Quattro rapporti, il più recente la settimana scorsa, hanno lanciato l’allarme riguardante i controlli alle frontiere. Ma il governo ha sostenuto che la minaccia non è stata valutata “come significativa”. Ma il numero di contrabbandieri è cresciuto e mira a raggiungere i piccoli porti, tratti di spiaggia vicine al Kent e Sussex.

Secondo The Sunday Times, la Border Force sta affrontando pesanti tagli e solo tre della flotta di cinque imbarcazioni sono in funzione. Alla Border Force, che ha sostituito la UK Border Agency, rottamata nel 2013 dopo una serie di fallimenti, il bilancio è stato ridotto di quasi 64 milioni di euro in soli tre anni – da 779 nel 2013-2014 ai 720 milioni di sterline nel 2016 – ed ora sta impiegando volontari civili.

Queste navi, che operano nelle acque del Regno Unito possono navigare per sole 48 ore dal porto di provenienza di Portsmouth, Hampshire. Di conseguenza, questo limita la navigazione al canale della Manica: il che significa che enormi tratti di costa della Gran Bretagna sono vulnerabili e aperti alle persone o al traffico di droga.

Nel frattempo, un alto funzionario della guardia costiera francese ha avvertito che il Canale sarà presto simile al Mediterraneo, in cui in migliaia hanno trovato la morte. E in un altra drammatica giornata di crisi è emerso che

  • un rapporto della National Crime Agency annuncia che porticcioli e porti turistici della Gran Bretagna sono aperti a trafficanti di esseri umani, bande di criminali e terroristi.
  • L’Ispettore Capo della Border Force ha affermato che l’impossibilità di garantire tratti isolati di costa stava lasciando una porta aperta sul retro della Gran Bretagna.
  • I clandestini catturati, arrivati su imbarcazioni dalla Germania e che hanno cercato di introdursi in Gran Bretagna sono stati mandati indietro ma immediatamente liberati così che potranno fare un nuovo tentativo.
  • I residenti nel Kent hanno accusato le autorità di “mettere a tacere” il reale numero di tentativi dei clandestini per raggiungere la costa.
  • Michael Gove e Boris Johnson hanno accusato David Cameron di minare la fiducia delle persone: non è riuscito a impedire l’immigrazione di decine di migliaia di persone e un deputato del partito conservatore ha affermato che “sta mettendo la testa sotto la sabbia”.

Alcuni attivisti hanno affermato che per la Gran Bretagna l’unico modo per ristabilire il controllo sulla migrazione è votare al referendum del 23 giugno. Uscendo dall’Europa, il Paese potrà reinvestire i miliardi risparmiati, nella protezione dei confini.

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