Festa della Repubblica, niente tricolore sulla Torre civica di Treviso. “Costa troppo”

La Torre Civica di Treviso

Neanche la Festa della Repubblica è stata una buona occasione per esporre il tricolore. Così la torre civica di Treviso resta ancora orfana di una bandiera. La ragione è economica. Quella vecchia è troppo malandata per esporla e una nuova costa almeno 400 euro. Troppo per il Comune.

Niente più tricolore che svetta, quindi. Il bilancio prevale sull’identità.  «Però è presente in tutte le sedi istituzionali», precisano dagli uffici comunali. Sul pennone sventola solo il vessillo bianco-celeste simbolo della città. Alle difficoltà economiche, infatti, si aggiungono quelle pratiche: per arrivare alla cima della torre bisogna salire ben 600 ripidissimi scalini. Senza contare che la bandiera verrebbe dilaniata dalla selva di gancetti, cavi e tiranti installati negli anni. In passato già due tricolori sono andati lacerati in questo modo.

«Se vogliamo dirla tutta – ribattuto il vicesindaco Giancarlo Gentilini – la torre civica non è propriamente una sede comunale e quindi non c’è alcuna imposizione di metterci sopra la bandiera nazionale». Lo “Sceriffo” però non ha nascosto le difficoltà tecniche: «Il pennone della torre è rotto, non va bene, ma non abbiamo le risorse per ripararlo o sostituirlo. E poi sarebbe complicatissimo: bisognerebbe utilizzare un elicottero. Però il tricolore, nel giorno della Repubblica, è stato onorato: è comparso in tutte le sedi istituzionali e io ho partecipato alla manifestazione organizzata a Vittorio Veneto. Ho fatto il mio dovere di cittadino, di italiano e di alpino».

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