2,5 mln di minori in Italia a rischio povertà

ROMA – Ben 2 milioni e mezzo di minori in Italia vivono in condizioni di rischio poverta' e di disagio sociale. La poverta' relativa e' una realta' quotidiana per un bambino italiano su quattro, e per 650.000 minori la povertà è addirittura assoluta, una condizione che pregiudica i più elementari diritti di un bambino, tra cui andare a scuola, accendere un pc, praticare degli sport.

Sono dati Eurostat, che l'organizzazione non governativa "L'albero della vita" ricorda in occasione del lancio, oggi, della campagna "Nessun bambino escluso", che si propone di dare a tanti bambini l'opportunita' di uscire dal disagio e di vivere una vita normale.

L'ong, che lavora in 14 regioni italiane, ricorda che nel Meridione le percentuali di poverta' e disagio salgono ulteriormente, innescando una relazione innaturale e perversa tra numero di bambini e status economico della famiglia: più numerosi sono i figli, più la famiglia si impoverisce. Nelle famiglie con tre bambini il livello di povertà relativa sale, dalla media nazionale del 10%, fino al 27,8%.

Ancora: si stima che ben 500 mila minori, in Italia, siano costretti a lavorare. Circa 30 mila vivono in affido familiare o vengono accolti in servizi residenziali. Quasi 4.000 sono vittime di abuso e violenza, e 1.500-1.800 sono vittime di prostituzione minorile di strada.

"Nessun bambino escluso per noi significa che nessuna vita deve essere offesa – commenta Patrizio Paoletti, presidente de L'Albero della Vita – la campagna ha l'obiettivo sfidante di dire una volta e per tutte basta alla povertà e al disagio minorile e di riaffermare, grazie al sostegno delle istituzioni, dei media e dei cittadini, il profondo diritto a un futuro possibile dal quale nessun bambino può essere escluso".

Con un sms al 45508 è possibile incidere concretamente sul futuro di un bambino oggi in difficoltà, contribuendo così a finanziare i 15 progetti portati avanti dalla ong tra i quali quelli che riguardano oltre 500 minori sostenuti nei centri di accoglienza, interventi educativi e sostegno alle mamme e alle donne in difficoltà.

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