Alessandro Bergaglio morto in esercitazione sommergibile: imputati due suoi superiori

Alessandro Bergaglio morto in esercitazione sommergibile: imputati due suoi superiori
Alessandro Bergaglio morto in esercitazione sommergibile: imputati due suoi superiori

ROMA – Sono due gli ufficiali imputati per la morte di Alessandro Bergaglio. Il sergente, 38 anni, morì a seguito di un incidente, il 4 dicembre 2012, sul sommergibile Gazzana, nelle acque di fronte al porto di Taranto. Con lui venne coinvolto e si ferì seriamente anche il sottocapo Luciano Pennetta, 36 anni.

La Procura calabrese, scrive Il Secolo XIX,

ora trascina davanti al giudice per l’udienza preliminare l’ex comandante Manolo Minuto e Mario Caruso. Entrambi sono accusati di omicidio colposo. L’indagine si è conclusa dopo un anno tra mille difficoltà. I due incursori coinvolti nell’incidente avrebbero dovuto utilizzare il portellone di emergenza mentre il sommergibile si trovava in immersione a venti metri di profondità.

Subito dopo essere usciti dal boccaporto del sommergibile Gazzana però qualcosa andò storto. Bergaglio e Pennetta accusarono un malore e furono recuperati dal team di sicurezza che seguiva l’esercitazione. Pennetta fu trasportato subito nell’ospedale militare dove, dopo poche ore, venne dichiarato fuori pericolo. Per Bergaglio invece la situazione apparve subito molto complessa. Finì in coma, una coma da cui non si è mai più risvegliato.

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