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Modena, choc anafilattico per puntura di vespa: cuore si ferma per 5 minuti

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Modena, choc anafilattico per puntura di vespa: cuore si ferma per 5 minuti

MODENA – Un operaio agricolo è stato punto da una vespa mentre lavorava nei campi d Navicello, frazione di Modena, e ha avuto un violento choc anafilattico. Il cuore di Paolo I., 57 anni, è rimasto fermo per 5 minuti, ma i paramedici sono riusciti a rianimarlo ed è stato ricoverato in coma nell’ospedale di Baggiorava.

L’amico e collega che era con lui non si dà pace, perché non è riuscito ad aiutarlo. Paolo già in passato aveva avuto reazioni allergiche violente per punture di insetto, Carlo Gregori scrive sul quotidiano La Gazzetta di Modena:

“In zona c’era un alveare di api o probabilmente in una zolla si era annidato un gruppo di vespe. In modo del tutto casuale e senza che neppure se ne accorgesse, Paolo ha irritato un’ape che volava dal basso all’alto. L’insetto lo ha punto all’orecchio. Un fatto che per la maggior parte delle persone è poco più che una dolorosa seccatura poteva trasformarsi in una crisi mortale per l’operaio agricolo. Era la terza volta infatti che rischiava di morire per choc anafilattico da puntura di insetto.

«Sapevo che soffre di questo grave problema – spiega Giovanni ancora sconvolto dall’accaduto – per questo Paolo tiene in auto una confezione con la penna che inietta adrenalina. L’ho visto avvicinarsi alla sua auto e l’ho raggiunto. Sono sceso dal trattore. Quando gli ero ormai vicino, ho visto barcollare attorno alla portiera. Cercava di afferrare la penna. Mi ha fatto un gesto disperato. Volevo aiutarlo, ma non ho mai saputo come si usa. Purtroppo per errore, ho iniettato l’adrenalina nella mia mano»”.

All’arrivo del 118, i paramedici hanno scoperto che il cuore di Paolo si era già fermato, ma sono riusciti a rianimarlo dopo 5 minuti in arresto cardiaco:

“Per cinque lunghissimi minuti il personale del 118 ha premuto sul torace utilizzando apparecchiature e tutto ciò che poteva aiutare a rianimare lo sfortunato 57enne. E alla fine una piccola luce: il cuore di Paolo è tornato a battere per poi riprendere un ritmo sempre più regolare. Ma Paolo era in coma. Era passato molto tempo senza ossigeno agli organi. Ora si trova ricoverato all’ospedale di Baggiovara in prognosi riservata. Le sue condiziono restano critiche e i medici non si esprimono sul suo stato di salute. Sul posto è arrivata anche la Squadra volante della polizia”.

 

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