ROMA – La data da segnare è il 4 maggio, un lunedì. Se tutto va come si spera, quel lunedì comincerà la vera ripartenza, cioè la fine della reclusione in casa ma sempre rispettando gli obblighi di distanziamento sociale all’esterno e mascherine nei luoghi pubblici e il divieto assoluto di assembramenti.
Al 4 maggio – segnala Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera – ci arriveremo con gradualità: a metà aprile, subito dopo Pasqua e pasquetta, alcuni settori lavorativi riapriranno i cancelli delle fabbriche, per non lasciare sole le due filiere che non hanno interrotto la produzione, alimentare e farmaceutico.
L’ultimo decreto scade il 13 aprile, il prossimo verrà licenziato alla fine di questa settimana: riapriranno alcune officine meccaniche, alcuni negozi e altri servizi mirati. Tra metà aprile e il 4 maggio, quindi, una specie di zona di compensazione, di cuscinetto, fra fase 1 e vera fase 2.
Per tornare a vedere parenti e amici occorrerà dunque aspettare grosso modo un altro mese. A patto, naturalmente che le curve statistiche sul contenimento dei contagi siano scese ai livelli auspicati. Per esempio l’indice di contagio RO (quanti contagi mediamente procura un positivo) stabilmente a -1. (fonte Corriere della Sera)