4 maggio: in famiglia ci si rivede, 30 all’ora in città, mascherine (quasi) obbligatorie

ROMA – Dal 4 maggio si potrà andare a trovare amici e parenti, anche se abitano in un altro comune (ancora no se abitano in un’altra regione). 

Riapriranno diverse aziende, anche private e si potrà gradualmente tornare ad uscire di casa. In città però in auto non bisognerà andare oltre i 30 chilometri orari.

Resta ovviamente l’obbligo di indossare le mascherine, quello ce lo porteremo per un bel po’.

Ma sarà un quasi obbligo, visto che mascherine giornaliere per tutti non ce ne sono e quindi il Governo è più orientato a una “raccomandazione” piuttosto che a un obbligo generale.

E le vacanze? Mentre per le spiagge ancora si sta studiando una soluzione, in montagna c’è l’ipotesi delle notti in tenda come in campeggio: in effetti così non si contagia di sicuro.

Musei e biblioteche riapriranno invece il 18 maggio, così come ristoranti e negozi.

4 maggio, lo spettro del lockdown di ritorno.

Insomma, il 4 maggio qualcosa riaprirà, perlopiù aziende, e ci si potrà spostare dal proprio Comune di residenza. 

Ma già si pensa ad un eventuale lockdown di ritorno: quale meccanismo d’emergenza introdurre se, dopo il primo allentamento del lockdown, in alcune zone d’Italia tornassero a salire i contagi da coronavirus?

Sulle attività produttive l’orientamento sarebbe quello di aprire tutto il 4 maggio e non fare eccezioni per le aziende private, nonostante il pressing delle imprese e delle Regioni, ma riavviare l’edilizia pubblica il 27 aprile, come sollecitato dai Comuni. 

Quanto più in generale al piano della fase 2, Conte si prende ancora del tempo per definire i diversi aspetti, che dovrebbe illustrare al Paese domenica 26 o lunedì 27.

 

 

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