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44enne morto al San Camillo. Ipotesi choc anafilattico. La compagna: “Era allergico ad Augmentin e Oki”

Potrebbe esserci un’allergia non identificata dietro la morte del 44enne romano, padre di due figlie, che lavorava in un supermercato della grande distribuzione in zona Eur e morto il 31 dicembre scorso al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo di Roma, dove si era recato per un mal di gola forte che non gli consentiva di deglutire.

Come riportato dal Corriere della Sera, la Procura, che indaga sulle cause del malore e della morte, sta seguendo anche la strada del possibile choc anafilattico, che potrebbe essere stato causato da farmaci contenenti Amoxicillina o altre sostanze mal tollerate dall’uomo. “Io e Francesco stavamo insieme da cinque anni e lui a me ha sempre detto di avere delle allergie, diceva che con l’Augmentin e con l’Oki si gonfiava e quindi non li prendeva mai”, ha riferito la sua compagna, che ha sporto denuncia e si sta facendo seguire da un legale.

“Quel giorno – racconta la donna – lui si era recato in farmacia per comperare uno spray per la gola. E poi non so se all’ospedale gli abbiano chiesto nel dettaglio delle sue allergie, però io so per certo che lo hanno chiesto a me: quando sono arrivata al pronto soccorso, e per lui non c’era già più niente da fare, la dottoressa mi ha domandato ‘signora suo marito era allergico a qualcosa, aveva assunto altri medicinali’?”.

La sua compagna teme che “non l’abbiano preso in tempo”, ma sarà l’autopsia a fare chiarezza. Dal San Camillo hanno fatto sapere di essere “fiduciosi dell’operato del personale sanitario che ha fornito assistenza al paziente durante la sua repentina e grave evoluzione, purtroppo culminata col decesso”.

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