A Firenze e Pisa esplode la "guerra" dei mercatini

PISA – A Firenze e Pisa esplode la guerra dei mercatini nelle piazze storiche. Gli ambulanti sono in polemica contro le amministrazioni comunali che vogliono spostarli da piazza dei Miracoli e piazza San Lorenzo. Nel capoluogo il consiglio comunale ha gia' approvato la delibera per lo spostamento dei banchi (83 dovranno trovare un'altra collocazione entro il 15 aprile prossimo), mentre a Pisa il Comune sta ancora lavorando all'ordinanza di sgombero delle bancarelle da piazza dei Miracoli.

In entrambi i casi gli ambulanti sono decisi a non arrendersi. A Firenze il sindaco Matteo Renzi, durante il suo intervento al dibattito consiliare e' stato contestato dagli operatori del mercato, mentre sotto la Torre il presidente provinciale degli ambulanti di Confcommercio, Franco Palermo, chiama a raccolta i colleghi di tutta la Toscana ''per organizzare a Pisa una grande manifestazione regionale per difendere il nostro sacrosanto diritto al lavoro e alla dignita'''.

Mercoledì scorso la serrata dei banchi di piazza dei Miracoli, e ambulanti in corteo fino al Comune con irruzione nella sala consiliare durante la seduta del Consiglio dedicata al Bilancio. I commercianti avevano ottenuto un faccia a faccia col sindaco Marco Filippeschi e l'assessore al Commercio, Giuseppe Forte. Le posizioni tuttavia sono rimaste distanti e il Comune aveva difeso la propria scelta, resa ancora piu' urgente da una diffida dell'Opera primaziale, l' ente che gestisce il patrimonio di Piazza dei Miracoli, per la necessità di fare impellenti lavori di restauro a una parete del museo delle Sinopie, quella lungo la quale si trovano proprio decine di bancarelle. Secondo i tecnici della Primaziale e la Soprintendenza i lavori sono urgenti per ''il pericolo di crolli'' dovuti a infiltrazioni d'acqua, ma gli ambulanti non ne vogliono sapere di andarsene e hanno preannunciato una pioggia di ricorsi al Tar contro le ordinanze di sgombero.

''Le dichiarazioni di guerra del sindaco – conclude Palermo – che pensa di risolvere questa delicata e complessa questione con una semplice ordinanza non ci intimoriscono. Il Comune ha rinunciato sin dall'inizio a ogni forma di concertazione con la categoria, cercando di imporre una soluzione inutilmente drastica, l'immediato spostamento nel piazzale di un vicino parcheggio.

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