Il record storico per il caldo fatto segnare a luglio è stato accompagnato in Italia da una media di 43 eventi estremi al giorno lungo la penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento, praticamente raddoppiate (+95%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
A luglio caldo record e 43 eventi estremi al giorno
E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento alle ultime ricerche del Copernicus Climate Change Service dell’Unione europea e della la Wmo (World Meteorological Organization) dell’Onu, secondo cui le prime tre settimane di luglio sono state le più calde mai registrate e il mese è sulla buona strada per essere il più caldo di sempre e il luglio più caldo in assoluto.
“L’ondata di calore africana è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che – continua la Coldiretti – è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna”.
Grandine killer per l’agricoltura
Tra le manifestazioni meteo estreme la caduta della grandine nelle campagne, sottolinea la Coldiretti, è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni. L’ondata di caldo sta poi letteralmente “bruciando” la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano la perdita del raccolto che in alcune aziende arrivano al 90%, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all’uva, dai pomodori alle melanzane. Il caldo africano di questi giorni, conclude la Coldiretti, taglia anche le produzioni di uova, latte e miele.