A Napoli l’ultima aggressione dell’anno: dottoressa rischia linciaggio, in casa c’è una 60enne appesa a una corda

"Vittima di questa ennesima aggressione la dottoressa che qualche giorno fa ha avuto una pistola puntata in testa"

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Dicembre 2022 - 13:55 OLTRE 6 MESI FA
napoli aggressione dottoressa

Napoli, ennesima aggressione ai danni di personale sanitario (Ansa)

A Napoli l’ultima aggressione dell’anno: dottoressa rischia linciaggio. Aggressione a Napoli al personale sanitario numero 68 del 2022: a segnalarla è la pagina Facebook ‘Nessuno Tocchi Ippocrate‘. “Ieri, alle ore 13.20, l’ambulanza del San Gennaro viene allertata per codice rosso in zona via Marina – si legge nel post -.

A Napoli l’ultima aggressione dell’anno: dottoressa rischia linciaggio

Durante il tragitto l’equipaggio chiede di allertare le forze dell’ordine. Giunti sul posto trovano una folla inferocita che li accoglie con le peggiori offese e minacce. Sul posto diverse auto della polizia, un poliziotto invita l’equipaggio a non uscire dal mezzo di soccorso data la situazione piuttosto pericolosa.

Faticosamente i sanitari, scortati dalla polizia, riescono ad entrare nell’appartamento dove trovano una donna 60enne impiccata”.

“Vittima di questa ennesima aggressione la dottoressa che qualche giorno fa ha avuto una pistola puntata in testa. Grazie alla Polizia , senza di loro ci sarebbe stato sicuramente il linciaggio dell’equipaggio”, segnala l’associazione.

Indagine Inail: quasi la metà del personale ha subito un’aggressione

Sul sito dell’Inail è facilmente consultabile un’indagine conoscitiva. Al questionario hanno risposto 1.144 operatori della sanità, di cui il 45% era costituito dai medici e il 44% dagli infermieri. Il 40% degli interpellati ha dichiarato di aver subito un’aggressione, con 459 episodi di violenza dichiarati, e il 27% di averne subita più di una.

La molestia è stata la tipologia di aggressione maggiormente segnalata (42%), seguita dalla minaccia (35%) e dalle aggressioni verbali (10%). Quanto al luogo di accadimento, il 91% delle aggressioni è avvenuto negli ambulatori e/o nei centri medico-legali. Nel 61% dei casi sono state fatte da parte di assistiti, mentre nel 21% dei casi da parte di familiari.

Gli aggressori erano nell’85% dei casi maschi. Nel questionario erano sollecitate anche le reazioni corrispondenti: il 33% dei partecipanti ha risposto di avercela fatta da solo, mentre il 27% ha riferito di aver richiesto aiuto o di essere stato aiutato da un’altra persona. La denuncia di infortunio all’Inail è stata comunicata dal 12% degli operatori, il 4% lo ha fatto alle Forze dell’ordine.