A Roma ci sono troppi morti, anche Covid, da cremare, soluzione? Forme di sepoltura alternative

A Roma ci sono troppi morti a causa del Covid, ma non solo, e quindi troppe salme da cremare. Un problema non da poco e così Ama, la municipale che si occupa anche dei servizi cimiteriali a Roma, da oggi “e per tutti i giorni strettamente utili” privilegerà “tutte le forme di sepoltura alternativa dandone ampia comunicazione alle agenzie funebri”. 

Cioè? Molto semplicemente le cremazioni saranno fatte finché possibile, ma una salma a cremare ci mette molto più tempo rispetto a una sepoltura o un fornetto. Quindi le soluzioni alternative saranno appunto le sepolture o i fornetti. Risultato? Le salme restano nelle bare, in coda, in attesa di cremazione. E questo non può essere permesso visto l’alto numero dei morti. Quindi si andrà per praticità, la cosa più rapida per smaltire le salme.

Troppi morti a Roma, personale rafforzato

Ama inoltre annuncia che aumenterà il personale dedicato: “Il progressivo incremento delle risorse amministrative dedicate, consentirà già da questa settimana un aumento significativo delle lavorazioni pratiche in entrata con le maestranze del comparto comunque al lavoro anche da remoto, restando pienamente operativo il forno crematorio”, spiega l’azienda. 

I numeri dei morti Covid a Roma e nel Lazio

Nelle ultime 24 ore 37 morti di Covid a Roma. “Aumentano i decessi e le terapie intensive, mentre diminuiscono i casi e i ricoveri. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 11%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 7%”, spiega l’assessore alla sanità laziale Alessio D’Amato che aggiunge: “Su anticorpi monoclonali, arruolati i primi 237 pazienti”. 

 

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