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A16, Autostrade: “Soluzione per barriere non è stata bocciata dal Cslp e impedisce rischi di corrosione”

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A16, Autostrade: “Soluzione per barriere non è stata bocciata dal Cslp e impedisce rischi di corrosione”

ROMA – In relazione a quanto riportato da alcuni organi di stampa oggi, 15 novembre, sul tema delle barriere posizionate su 11 viadotti della A16, le strutture tecniche di Autostrade per l’Italia precisano che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non ha escluso la possibilità di utilizzo del sistema di ancoraggio “a barre filettate” adottato dalla società per barriere new jersey in calcestruzzo bordoponte, come si riporta in alcuni articoli.

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, invece, ha semplicemente ritenuto che “non risulti sufficientemente documentata la sostanziale equivalenza di prestazioni tra il dispositivo modificato” e quello cosiddetto Liebig utilizzato in precedenza, richiedendo approfondimenti riguardanti un presunto eccesso di rigidità nel caso di urto con autovettura.

La Direzione di Tronco di Cassino decise di modificare l’ancoraggio al cordolo della barriera, precedentemente collegata al fondo di una cavità che poteva determinare una concentrazione di sali antigelo potenzialmente molto aggressivi, con una soluzione “a filo” che impedisce ogni accumulo di sale a contatto con il bullone di ancoraggio: la cosiddetta “barra filettata”. Questa soluzione è stata adottata sulla base di pareri di autorevoli esperti della materia, che hanno verificato mediante approfondite prove numeriche e modellazioni l’equivalenza di questo tipo di soluzione al sistema Liebig. E contrariamente a quanto riportato in alcuni articoli, la resistenza di questa soluzione è stata verificata con prove di crash test.

L’assoluta correttezza e adeguatezza in termini di sicurezza della soluzione tecnica adottata è stata rappresentata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fin dal 2016.

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