Carità? No: tasca abate Montecassino. Sequestro 500mila €

Ex abate Montecassino Vittorelli, sequestro beni 500mila €
Ex abate Montecassino Vittorelli, sequestro beni 500mila €

ROMA – La Guardia di Finanza sta eseguendo un sequestro di beni nei confronti di Pietro Vittorelli, ex Abate di Montecassino, e del fratello Massimo, per un valore di oltre 500 mila euro, somma della quale l’alto prelato si sarebbe impossessato prelevandola, durante il suo mandato, dai conti dell’Abbazia.

Il sequestro “per equivalente” è stato disposto dal Gip del Tribunale di Roma Vilma Passamonti, su richiesta del pm Francesco Marinaro ed è eseguito da militari del nucleo speciale di polizia valutaria delle Fiamme Gialle. Secondo la Procura, l’ex abate Vittorelli, che è indagato e che durante il suo mandato aveva accesso illimitato ai conti dell’Abbazia, si sarebbe indebitamente appropriato del denaro (per oltre mezzo milione di euro) destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli.

Gli importi sottratti – sempre secondo l’accusa – sarebbero stati riciclati in varie tranche attraverso passaggi su vari conti correnti gestiti dal fratello, intermediario finanziario, per poi tornare nella disponibilità del prelato.

Vittorelli sembrava aver scelto un’altra vita, ben distante da quella che lo ha visto alla guida della comunità monastica, dal 2007 al 2013.   Si era dimesso ufficialmente per motivi di salute, a seguito di una lunga e dolorosa riabilitazione per i postumi di una crisi cardiaca. Le sue dimissioni giunsero giusto tre mesi dopo quelle di Benedetto XVI.

Gestione cookie