Aborto, Alessandria come Verona: mozione “pro-vita”. Proteste in Consiglio comunale

Aborto, Alessandria come Verona: mozione "pro-vita". Proteste in Consiglio comunale
Aborto, Alessandria come Verona: mozione “pro-vita”. Proteste in Consiglio comunale (Foto Facebook)

ALESSANDRIA  –   Alessandria come Verona: anche nella città piemontese è stata approvata una mozione anti-aborto, che ha fatto scattare molte proteste in Consiglio comunale. A presentarla, il presidente del Consiglio comunale Emanuele Locci e il consigliere Oria Trifoglio, a favore dei movimenti cosiddetti ‘pro-vita’.

La discussione del documento è stata però impedita dalla rumorosa protesta degli attivisti della associazione ‘Non una di meno‘, che al grido di “vergogna vergogna” hanno portato alla sospensione definitiva della seduta di oggi, 14 novembre. 

Dopo il presidio sotto Palazzo Rosso, con circa un centinaio di partecipanti, la protesta di ‘Non Una di Meno’ e demA Alessandria contro la mozione anti-aborto è arrivata al piano nobile del Consiglio comunale. E’ stato occupato il loggione ed è stato steso uno striscione con scritto “La L.194 non si tocca”, e i manifestanti hanno lanciato volantini. Sono poi iniziati rumori, fischi e urla.

Dopo aver pregato il pubblico di fare silenzio, e invitato le forze dell’ordine a sgombrare il loggione, il presidente del Consiglio Locci ha prima sospeso la seduta e poi ha deciso di annullarla.

“Quello cui abbiamo assistito è un atteggiamento indegno di una sala democratica – ha detto Locci -. Dovreste vergognarvi. Naturalmente questo comporta un grave nocumento alla città e alla democrazia”. La chiusura dei lavori non fermerà la protesta contro la mozione. I manifestanti hanno infatti annunciato l’intenzione di “tornare fino a quando non sarà tolta dall’ordine del giorno”.

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