In Liguria la somministrazione della pillola abortiva Ru486 avverrà in regime di ricovero ordinario secondo le linee guida ministeriali e sulla base di un preciso protocollo concordato per tutta la regione. Lo hanno comunicato il direttore dell’agenzia regionale sanitaria ligure, Franco Bonanni e Pierluigi Venturini, direttore del dipartimento di ginecologia e ostetricia dell’Università di Genova al termine della riunione con i primari ginecologi della rete ginecologica ligure.
Le modalità di applicazione della somministrazione del farmaco, sono state discusse oggi, 7 aprile, all’agenzia regionale sanitaria della Liguria, nel corso della prima riunione operativa con ginecologici e primari della rete ginecologica ligure. Alla riunione, coordinata da Pierluigi Venturini, direttore del dipartimento di ginecologia e ostetricia dell’Università di Genova e coordinatore della rete, hanno partecipato i 12 direttori delle unità operative regionali di ginecologia sia universitari che ospedalieri.
”La Liguria – ha sottolineato il prof. Pierluigi Venturini, coordinatore della rete ginecologica regionale – è sempre stata sensibile al problema dell’interruzione di gravidanza e l’istituzione dei consultori è stato da sempre il fiore all’occhiello dell’organizzazione sanitaria ligure. L’utilizzo della Ru486 – ha spiegato Venturini – deve avvenire entro le sette settimane dall’ultima mestruazione per garantire la massima sicurezza per la donna e la sua corretta applicazione”.
Dalla richiesta della donna di interrompere la gravidanza ci sono 7 giorni di tempo obbligatori previsti dalla legge 194 per prevedere il posto letto e consentire alle farmacie ospedaliere di procurarsi il farmaco. Dalla riunione di questa mattina partirà il coinvolgimento delle direzioni sanitarie per consentire la predisposizione dei posti letto e un’opportuna informazione alle donne, intenzionate a seguire il metodo farmacologico attraverso sia i medici di medicina generale, sia i consultori.