NAPOLI – Prima udienza dinanzi al tribunale di Capri del processo che vede imputati per abusi edilizi Luca Cordero di Montezemolo ed alcuni tecnici, tra cui il titolare dell'impresa e l'architetto responsabile del progetto. Gli abusi riguardano la villa intestata ad una societa' che vede fra i proprietari l'ex presidente di Confindustria ed i suoi familiari. I reati sarebbero stati tutti compiuti all'interno della dimora estiva di Villa Caprile: si va dal falso alla violazione urbanistica, fino al deturpamento di bellezze naturali. Quattro le persone imputate: oltre a Montezemolo, Francesco Saverio Grazioli, amministratore della Fisvi, la societa' intestataria della villa, l'architetto Rossella Ragazzini, direttore dei lavori, e Francesco Di Sarno, legale rappresentante dell'impresa di costruzioni. L'inchiesta e' scattata nel 2009 a seguito delle indagini avviate dal vicequestore Stefano Iuorio che portarono al sequestro di ben due manufatti abusivi realizzati all'interno di villa Caprile. In apertura della prima udienza, davanti al giudice Alessandra Cataldi ed al pubblico ministero Milena Cortigiano, l'avvocato Claudio Botti e l'avvocato Sergio De Simone hanno chiesto per i loro assistiti Ragazzini e Di Sarno il patteggiamento rispettivamente per 12 e 10 mesi con pena sospesa. La posizione dei due imputati e' stata stralciata, ed e' stata fissata una nuova udienza per il 30 maggio. Rinviato invece al 14 novembre il processo ordinario che vede imputati Luca Cordero di Montezemolo e Francesco Saverio Grazioli assistiti dall'avvocato Alfonso Furgiuele. Nelle prossime udienze saranno ascoltati gli imputati ed e' previsto anche l'esame dei testimoni. Al termine dell'udienza il procuratore aggiunto Aldo De Chiara ha convocato un vertice con tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine per dettare alcune linee guida relative all'abusivismo edilizio per poi recarsi ad Anacapri a Villa Montezemolo, dove era gia' in atto l'autodemolizione del manufatto abusivo, per rendersi personalmente conto dello stato dei luoghi. .