MILANO – E’ una persona che ha una “predilezione” per i “rapporti sessuali a pagamento” con adolescenti e che potrebbe continuare, come ha già fatto in passato, a molestare ragazzini. Con queste motivazioni il gup di Milano Gennaro Mastrangelo ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un ex presidente di un centro ricreativo per giovani a Lecco e già condannato a 4 anni e mezzo di carcere in un’inchiesta milanese che ha portato alla condanna per prostituzione minorile anche di don Alberto Paolo Lesmo, ex parroco della chiesa di S. Marcellina ed ex decano di Milano-Baggio.
L’arresto, eseguito dalla polizia in provincia di Rimini, dove l’uomo lavorava in una colonia estiva, è stato disposto sulla base di nuovi episodi denunciati e che coinvolgerebbero l’educatore. In particolare, da quanto si è saputo dall’Ansa, un adolescente ha raccontato un mese fa, nell’ambito di una nuova tranche dell’indagine del pm Giovanni Polizzi (don Lesmo non è coinvolto in questo filone), di aver subito abusi sessuali da parte dell’uomo quando frequentava la “Cooperativa ragazzi e cinema”, di cui l’uomo era presidente. E così, evidenziando il pericolo di reiterazione del reato, il gup, che già lo scorso 12 luglio aveva condannato l’educatore e don Lesmo per presunti rapporti a pagamento con un adolescente tossicodipendente, ha deciso per la misura cautelare.
L’uomo quindi è stato condannato perché avrebbe avuto una ventina di rapporti sessuali con un ragazzo in cambio di denaro, “circa 200 euro”, o di “3 grammi” di cocaina alla volta. In un’occasione, tra l’altro, l’uomo avrebbe anche costretto il ragazzino, che aveva tra i 15 e i 16 anni, “a subire un atto sessuale”. Con lo stesso adolescente, che si prostituiva contattando i suoi clienti in una chat e che usava i soldi ricevuti per comprare cocaina, avrebbe avuto rapporti anche don Lesmo (il prete non conosceva l’uomo), poi condannato a 1 anno e 10 mesi.