FIRENZE – Abusi sui bambini, dopo il caso di Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni violentata per mesi, se non per anni, e uccisa dal suo aguzzino che l’ha fatta precipitare dall’ottavo piano di un palazzo al Parco Verde a Caivano (Napoli), arriva in Italia un rete di pediatri formati per riconoscere i segni di violenze fisiche, sessuali e psicologiche sui piccoli pazienti.
Si tratta di una rete di 15mila pediatri e medici di base, il primo network sanitario antiabusi del mondo, che coinvolgerà anche i tredici maggiori ospedali pediatrici del Paese. Il progetto, già avviato, è stato lanciato dalla multinazionale del farmaco Menarini in collaborazione con Telefono azzurro, Società italiana di pediatria, Federazione italiana medici pediatri e Associazione ospedali pediatrici italiani.
Ogni hanno in Italia sono circa 70-80 mila i minori vittime di violenze e abusi, ma solo pochi casi vengono alla luce. La prima fase del progetto, chiamata ‘train the trainers’, prevede la formazione di un gruppo di mille pediatri che, attraverso 23 corsi intensivi, saranno ‘allenati’ a riconoscere i segnali di difficoltà inespressi dell’infanzia. Questa prima task-force fornirà supporto ai colleghi e li preparerà a loro volta, fino ad arrivare a una rete di 15 mila professionisti attivi sul territorio.
I tredici ospedali pediatrici più importanti del Paese, inoltre, saranno coinvolti come sede dei corsi di formazione ma anche come punti di riferimento dei pediatri del territorio e centri dove poter affrontare l’emergenza e la fase di recupero.
Secondo una recente indagine realizzata da Telefono Azzurro in collaborazione con Doxa Kids, quello delle violenze su bambini e adolescenti è un fenomeno sottostimato, che nel 70% dei casi si consuma fra le mura domestiche. Nella maggior parte dei casi le violenze, accentuate dai rischi legati all’uso delle nuove tecnologie e dalla crisi economica, restano coperte dal silenzio. Per questo è essenziale per i medici imparare a cogliere i segnali di disagio dei più piccoli.
Alcuni dei campanelli di allarme si trovano in un vademecum stilato da Telefono azzurro: un comportamento insolitamente triste o solitario, iperattivo o autolesionistico, possono essere spie di una situazione di abusi o violenze, così come un improvviso calo del rendimento scolastico o disturbi del sonno.
In base all’attività del numero di emergenza 114 di Telefono azzurro, la maggioranza degli abusi su minori che si registrano ogni anno in Italia è di tipo fisico o psicologico. Uno su dieci è sessuale. Pochissime le piccole vittime che riescono a chiedere aiuto: uno su cinque fra coloro che subiscono abusi sessuali, uno su tre fra chi è oggetto di violenze.