Case abusive in Campania, spunta il mini-condono (un altro)

Pubblicato il 22 Dicembre 2011 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Tra le norme previste nella legge finanziaria ora al vaglio della commissione Bilancio della Regione Campania spunta un mini-condono: è contenuto in un emendamento del Pdl e assicurerebbe la possibilità di condonare gli abusi edilizi che sono stati realizzati prima dell’entrata in vigore del piano casa, il provvedimento che venne approvato nel dicembre del 2009 e successivamente modificato nel 2010. L’emendamento del Pdl, a firma del consigliere Luciano Schifone, prevede che si potranno sanare i piccoli abusi, vale a dire gli aumenti volumetrici (non oltre il 35 per cento) previsti dal piano ma realizzati prima della sua approvazione.

“Ma è previsto un aumento del 20 per cento degli oneri di urbanizzazione”, è la precisazione fornita a riguardo da Schifone. E intanto a Bacoli, in provincia di Napoli, le ruspe sono entrate in azione, abbattendo due villette abusive, tra urla, proteste e insulti della popolazione.

A puntare il dito contro la solidarietà di troppi politici campani verso gli abusivi che in questi giorni si sono ritrovati alla porta i caterpillar è Gian Antonio Stella che, dalle colonne del Corriere della Sera, definisce la nuova proposta “ipocrita e pelosa”. Poi, commentando le parole del pidiellino Schiavone, sintetizza magistralmente: “In fondo gli abusivi hanno abusato prima che l’abuso fosse legalizzato dalla legge della Regione”. “Non si dica – prosegue – che si tratta solo di scelte sventurate di povera gente educata da una cattiva politica ad arrangiarsi perché tanto prima o poi con lo Stato ci si mette d’accordo”.

A corredo, cita numeri “mostruosi”: “Secondo una ricerca capillare condotta su tutta la penisola dall’urbanista Paolo Berdini: Dal 1948 in Regione sono stati compiuti oltre 4.600.000 abusi, più di 74.000 ogni anno, 203 al giorno. E l’Agenzia del Territorio, come ricorda il dossier Legambiente del 2010, ‘dal 2007 a oggi ha censito più di due milioni di edifici non accatastasti, per l’esattezza 2.076.250 particelle clandestine’. Nella grande maggioranza concentrati al Sud. E chi è in testa alle regioni-canaglia secondo un’indagine del Cresme, con 19,8 case abusive su 100 esistenti? La Campania”.

Ma c’è di più: “In Campania ben il 67% dei Comuni che sono stati sciolti per mafia dal 1991 a oggi, lo sono stati proprio per abusivismo edilizio. A Giugliano, nell’hinterland napoletano, la Procura di Napoli procede all’arresto di ben 23 vigili urbani e individua nel locale Comando dei vigili il “covo” dal quale si gestiva il business dell’abusivismo sull’intero territorio comunale”.

Sarà davvero l’ultimissima sanatoria?