Adesca con la playstation un bambino di 10 anni e lo molesta per mesi

Gli episodi risalgono a due anni fa. Tra gennaio e giugno 2008, un venticinquenne di Treviso, vicino alla famiglia della vittima, avrebbe abusato di un bambino che all’epoca aveva 10 anni, “seducendolo” con la playstation. Il giovane, residente in un piccolo centro della Marca, è stato interrogato durante l’incidente probatorio e incriminato con la pesante accusa di violenza sessuale nei confronti di un minore.

I due avevano un amichetto in comune: il cugino del ragazzo, che era amico del bambino e avrebbe invitato l’altro a unirsi a loro. Questo il loro legame, oltre alla passione in comune per i videogiochi. Proprio la playstation avrebbe portato il giovane a iniziare un’assidua frequentazione dell’abitazione del bimbo, dove i tre trascorrevano ore intere a giocare. Fin qui nessun problema, nonostante i 15 anni di differenza tra gli amici. E infatti nessuno si era insospettito.

Poi qualcosa è cambiato: approfittando del suo ascendente sul bambino, il giovane avrebbe iniziato a recarsi a casa sua anche in assenza del cugino, per costringerlo a “giochi” ben più pesanti dello scontro tra mostri su uno schermo. Le accuse di molestie, provenienti dal bambino che si sarebbe confidato con i genitori solo diverso tempo dopo, riguardano masturbazioni e altri episodi di grave abuso sessuale.

Ma i genitori del piccolo non sono stati i soli a preoccuparsi. Anche alcuni amici del venticinquenne, a cui quest’ultimo ha raccontato qualcosa su questo insano rapporto, hanno deciso di parlarne con la magistratura. La successiva inchiesta ha portato all’interrogatorio dell’accusato, che nega tutto. Il 9 marzo è stato ascoltato anche il bambino, con l’ausilio del personale specializzato del Telefono Azzurro. In sede di incidente probatorio, a giugno, è prevista la consulenza di un perito che dovrà esprimersi sull’attendibilità del minore.

* Scuola di Giornalismo Luiss

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