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Adescava centinaia di minori travestito da donna: arrestato

di Maria Elena Perrero |8 Dicembre 2016 17:39

Ha adescato centinaia di minori travestito da donna: arrestato

REGGIO EMILIA – Si era inventato un ‘alter ego’ femminile, una cugina particolarmente disinibita, per ‘invogliare’ gli adolescenti e farli cadere nella propria trappola. Così facendo, in oltre dieci anni ha adescato centinaia di minorenni sia all’uscita da scuola sia attraverso social network come Facebook, postando anche in rete alcuni video dei rapporti sessuali ripresi di nascosto con i giovani.

Protagonista della vicenda un quarantenne sudamericano, che è stato arrestato dai Carabinieri di Reggio Emilia al termine di una indagine che ha “documentato centinaia e centinaia di abusi commessi” dall’uomo il quale, viene spiegato dall’Arma, “ha richiesto di ottenere lo status di rifugiato politico poiché, a suo dire, discriminato sessualmente nel paese di origine”.

Finora sono trenta le giovani vittime identificate nell’inchiesta dei militari reggiani. Secondo quanto emerso dalle indagini il quarantenne, vestito da donna e truccato, gettava dalla finestra della propria abitazione di Reggio Emilia banconote ai minori in uscita da scuola (alcuni di soli 13 anni) inducendoli a salire in casa e a consumare rapporti sessuali con quella che pensavano essere la ‘ragazza dei propri sogni’.

Sempre in cambio di denaro, inoltre, le vittime dell’uomo ” venivano convinte a reclutare nuovi amici: così facendo l’uomo ha fatto cadere nella propria rete decine e decine di minorenni che, in alcuni casi, marinavano la scuola per ricevere le prestazioni sessuali della ‘ragazza’ nella cui abitazione si visionavano anche film pornografici.

A volte, i minori adescati si radunavano sotto casa del quarantenne che osservava dalla finestra i giovani in attesa: l’uomo, infatti, li voleva giovanissimi e senza i primi segni dell’età adulta come la barba, rifiutando il rapporto se insoddisfatto dalla prestanza fisica del ragazzino.

Alcuni degli incontri sono stati filmati di nascosto, mentre in altri casi l’uomo acquistava dai ragazzini foto e video pedopornografici che si faceva spedire tramite Whatsapp e Facebook. Lo stesso Facebook è stato utilizzato dal sudamericano, con falsi profili femminili, per corrompere altri minorenni.

Altri ‘terreni di caccia’ del 40enne, nella versione maschile però, erano parchi pubblici cittadini e aree sportive parrocchiali della provincia reggiana, in cui si inseriva nelle compagnie di ragazzini pubblicizzando la disinvoltura sessuale dell’inesistente cugina. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di atti sessuali con minorenni (anche minori di 14 anni), prostituzione minorile e pedopornografia.

 

 

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