Adriano Celentano lettera a Fabrizio Corona: “Una punizione spropositata 14 anni di carcere”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Marzo 2021 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA
Fabrizio Corona, la lettera di Adriano Celentano: "Una punizione spropositata 14 anni ci carcere"

Fabrizio Corona, la lettera di Adriano Celentano: “Una punizione spropositata 14 anni ci carcere”

Adriano Celentano scrive una lettera indirizzata a Fabrizio Corona: il cantante sul suo profilo Instagram si rivolge direttamente a Corona dopo la decisione dei giudici di farlo tornare in carcere. Una notizia che ha mandato Fabrizio Corona fuori di testa, prima ha minacciato il suicidio ferendosi ai polsi, poi la reazione con le forze dell’ordine e infine il ricovero in psichiatria.

La lettera di Celentano a Corona

Ecco il testo completo della lettera di Adriano Celentano a Fabrizio Corona.

“Caro Fabrizio, anch’io, come chiunque abbia potuto vedere la scena straziante trasmessa da Giletti, sono rimasto profondamente colpito nel vedere il dolore e la disperazione di una madre che, aggrappata alla tua giacca, piangeva e ti supplicava di stare calmo. Un dolore così grande che pareva uscire dallo schermo, quasi come a sciogliere una LACRIMA di chissà quanta gente ti stava guardando. E mentre anch’io, a fatica, cercavo di fermare la mia, di lacrima, tutto ad un tratto, come un fulmine a ciel sereno, il mio pensiero si è fermato su di te.

Sulla tua persona… tu hai fatto tante STRON*ATE nella viga… la più grossa e direi la più PERICOLOSA, è quella di aver indosso i GIUDICI a darti una punizione SPROPOSITATA. Con la scusa di sommare le tue colossali CA**ATE, cioè ogni ca**ata una funzione, ti hanno dato 14 anni di prigione. E qui, secondo me, sta la grande INGIUSTIZIA della giustizia italiana. Si danno 14 anni ad uno come te, che ha fatto sì, cose punibili dalla legge, ma non a tal punto da equiparare i tuoi madornali errori di vita a chi uccide una persona.

Non si contano i casi di individui che hanno assassinato una o più persone e, solo dopo 5 o 6 anni di buona condotta, escono di prigione. Forse è ora che la politica, anziché intraprendere affari con quei paesi che fanno sparire le persone tagliandole a pezzi, dica qualcosa sull’”arrangiamento – giustizia”.

Caro Fabrizio! Il dolore di tua madre è grande, come grande sarà quello di tuo figlio. Un bellissimo ragazzo che si trova “nel bel mezzo” di una grande decisione…che dovrà necessariamente partire da te. Solo tu puoi aggiustare il sentiero, non solo della tua vita, ma quella di tutte quelle persone che aspettano un tuo segnale, comprese le migliaia di persone che ti seguono su Internet. Io ho un’idea!!!”.

Fabrizio Corona sospende lo sciopero della sete

Intanto Fabrizio Corona, ancora ricoverato in Psichiatria all’ospedale Niguarda di Milano, ha sospeso lo sciopero della sete bevendo un bicchiere di thé. Nella giornata di martedì l’ex paparazzo aveva fatto fatica a parlare, mentre oggi è riuscito a fare un ragionamento sensato. Per l’avvocato Ivano Chiesa, Corona resterà ricoverato ancora a lungo. Al Niguarda era arrivato dopo essersi ferito al braccio pochi minuti dopo aver saputo della revoca ai domiciliari.