Agguato a monsignor Betori, fermato il presunto aggressore

FIRENZE, 17 DIC – Elso Baschini, 73 anni, originario di Udine, ma residente a Firenze, è stato fermato con l’accusa di essere l’autore dell’aggressione dello scorso 4 novembre all’arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori e al suo segretario, don Paolo Brogi, ferito all’addome da un colpo di pistola.

L’uomo, plutipregiudicato, è stato fermato nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 dicembre dopo un lunghissimo interrogatorio iniziato venerdì intorno alle 14 nella questura fiorentina. Aveva effettuato numerosi sopralluoghi in curia Elso Baschini: in uno dei suo cellulari sono infatti state trovate alcune foto del portone di piazza dell’Olio dal quale Baschini entro’ dietro l’auto dell’arcivescovo per l’aggressione. La prima foto risale al marzo 2010 l’ultima al 12 ottobre 2010.

A Elso Baschini gli uomini della squadra mobile e della digos sarebbero arrivati nel corso delle indagini, coordinate dal procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi e dal pm Giuseppina Mione, titolare dell’inchiesta. Si era cambiato completamente i connotati Elso Baschini: oltre ad essersi tinto i capelli e le sopracciglia di un colore castano, l’uomo si era tagliato anche la barba e i baffi. Da circa un mese era tra i maggiori sospettati ed era controllato e pedinato dagli agenti della Digos e squadra mobile anche perché  il suo ”profilo criminale” lo rendeva compatibile con l’aggressione.

Subito dopo l’agguato nell’androne della curia fiorentina, del 4 novembre, l’uomo avrebbe cercato di cambiare aspetto, tingendosi anche i capelli, per evitare di essere collegato all’identikit ricostruito con le testimonianze dell’arcivescovo Giuseppe Betori e del suo segretario, don Paolo Brogi, e diffuso dagli inquirenti. Ancora sconosciuto il movente. Originario di Udine, ma residente alla Caritas di Orvieto e domiciliato a Firenze. Di certo aveva numerosi contatti anche con ambienti ecclesiali, in particolare con don Danilo Cubattoli, noto prete fiorentino cappellano del carcere di Sollicciano morto negli anni scorsi e di cui si e’ detto ”discepolo”.

Nella tarda mattinata di ieri in questura sarebbe stato portato un amico di Baschini, ascoltato a lungo dagli inquirenti che poi, intorno alle 14, sarebbero andati a prendere il presunto aggressore.

Verso le 18.30 è arrivata in questura anche la dottoressa Mione, che ha partecipato all’interrogatorio. Alle 23,45 l’arrivo del procuratore Quattrocchi ha fatto capire che la svolta era vicina. Intorno alle 3 della notte il fermo.

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