Agnadello (Cremona). Accoltella la figlia, poi durante l’arresto chiede se l’ha uccisa

Pubblicato il 25 Dicembre 2010 - 13:54 OLTRE 6 MESI FA

Durante una lite in casa ha ferito la figlia in maniera grave, con quattro coltellate, anche se al momento viene ritenuta non in pericolo di vita dai sanitari. L’uomo, un cittadino marocchino, Mostafa Amani, di 54 anni, e’ stato arrestato dai carabinieri – a cui ha chiesto in maniera sconcertante se era riuscita a ucciderla – con l’accusa di tentato omicidio. L’episodio si e’ verificato, ieri sera, ad Agnadello, centro del Cremonese.

Verso le 19,30 l’immigrato, un operaio, vedovo, ha aggredito la figlia di 32 anni, anche lei operaia, colpendola con quattro fendenti all’addome, al costato ed alla schiena. La donna, nonostante le coltellate, e’ riuscita a scappare in strada dove e’ svenuta.

I militari l’hanno soccorsa insieme al personale del ‘118’: e’ stata trasportata all’ospedale di Treviglio (Bergamo) dove i medici si sono riservati la prognosi.

I carabinieri hanno rapidamente rintracciato e arrestato il nordafricano all’ospedale di Crema (Cremona) dove era stato medicato e dimesso, con una prognosi di giorni 20 giorni, per ferite alla mano che probabilmente si era fatto durante la furia dell’accoltellamento.

Dopo aver inutilmente tentato di fuggire e’ stato bloccato nel parcheggio: qui ha chiesto ai militari se era riuscito ad uccidere la figlia. L’abitazione, il coltello ed l’autovettura Fiat Punto del marocchino sono stati sequestrati. E’ stato rinchiuso nel carcere di Cremona a disposizione del pm Francesco Verderese.

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