Alberico Lemme: "Meglio meno donne in Parlamento. Uomini superiori" Alberico Lemme: "Meglio meno donne in Parlamento. Uomini superiori"

Alberico Lemme: “Meglio meno donne in Parlamento. Uomini superiori”

Alberico Lemme e il commento sul Parlamento
Alberico Lemme: “Meglio meno donne in Parlamento. Uomini superiori”

ROMA – Con meno donne il Parlamento funzionerà meglio: questo il pensiero di Alberico Lemme, che in una intervista a La Zanzara su Radio 24 sostiene che gli uomini siano superiori.

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Il controverso dietologo delle star ha commentato così le elezioni politiche e i recenti risultati parlando ai microfoni del programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani:

“Gli uomini sono uomini superiori alle donne. Meno male che in Parlamento sono entrate meno donne, è una fortuna. Vedrete che questa volta il Parlamento funzionerà alla grande. Le donne hanno un cervello emotivo, si alzano la mattina e cominciano a fare danni. Ogni volta che c’è una donna a capo di qualcosa succede un disastro, guardate la Merkel e la Fornero che ha lasciato disastri pazzeschi e si è messa a piangere”.

Poi dice di aver cambiato macchina:

“Adesso mi arriva la Porsche, prima avevo una Maserati. Mi costa solo 165mila euro, in leasing. Ricordatevi che la povertà è una scelta, io a 12 anni ho deciso di fare il ricco e ci sono riuscito. Chi sceglie di essere povero fa il povero. Se sono poveri sono loro che insistono a essere poveri. Non hanno voglia di fare un cazzo. Io mi alzo la mattina e lavoro, da 18 anni non faccio un giorno di vacanza. Chi è disoccupato non ha voglia di lavorare, sono sfaticati. Cerco persone da tre anni e non trovo nessuno”.

Elogia Mussolini:

“Mussolini è stato un grande statista, ha fatto in vent’anni quello che nessuno ha fatto in cent’anni. Ha sviluppato l’Italia, ha creato le colonie, le ferrovie, le industrie, le pensioni, le stazioni, gli ospedali. Purtroppo dopo si è alleato con Hitler”.

E attacca gli immigrati:

“Non sono razzista ma diversamente tollerante. I neri per esempio sono diversamente colorati. Comunque sono cinquemila anni che sono sulla faccia della Terra e vivono ancora nelle capanne è sotto gli occhi di tutti. Noi importiamo sottocultura, sono culturalmente inferiori. Sono sottosviluppati. Cosa possiamo apprendere da loro? Portano solo miseria. Non c’è niente da fare. E adesso cosa vogliono fare? Importare la loro non cultura in Europa? E poi sono disertori quelli che arrivano qui.

C’è un’invasione in corso e quelli che arrivano e scappano dalla guerra dovrebbero combattere nel loro Paese. Anziché difendere la loro patria disertano e noi cosa dobbiamo fare, accoglierli? Manco per niente. Diamogli una pistola e cacciamoli: andate a combattere i nemici della vostra terra. “Quelli che arrivano sono tutti magri, non possono nemmeno essere miei clienti. Sono sfaticati e non hanno voglia di fare nulla. Non portano pane a casa”.

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